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Bolivia, tre carriere sul tufo senza lasciare il segno

Cavalla nata nel 1957 corse per i colori della Pantera, della Chiocciola e infine della Torre

Il cavallo di cui parliamo avrebbe oggi l’età del sottoscritto, ma non credo che faccia parte dei viventi. Segnato alla tratta con la sigla Albis come proprietà, e poi da Aldo Bianciardi, la cavalla Bolivia, nata nel 1957, ha corso tre volte in piazza all’inizio del decennio sessanta del novecento. L’esordio è nella Pantera, fantino sarà il Solitario, per la carriera del 16 agosto 1960, per una corsa anonima. Bolivia sarà anche fra i dieci soggetti prescelti per lo straordinario dello stesso anno, quello che festeggerà in settembre la battaglia di Montaperti. Va in sorte alla Chiocciola che inizierà un valzer di monte, ben tre, prima di scegliere definitivamente il fantino Rompighiaccio. Settimi alla mossa, non incideranno nella dinamica della corsa, del resto segnata dallo strapotere della Civetta con la grandissima Uberta condotta da Ciancone. Ultimo appello per Bolivia nel successivo Palio, anche questo straordinario, del 5 giugno 1961. Va nella Torre che l’affida a Rondone. Le condizioni di Bolivia sono precarie, tanto che la Torre farà solo una prova ed impiegherà il Palio soprattutto per ostacolare il Drago che, se avesse vinto, avrebbe portato la cuffia proprio in Salicotto. Rondone riuscirà nell’impresa e Bolivia uscirà dalla scena.

Massimo Biliorsi