PAOLO BARTALINI
Cronaca

’Black Friday della ghisa’ per fermare la crisi

La Fonderia San Martino acquista spazi e assume personale con un solo obiettivo: "Vogliamo aggredire il futuro ed essere competitivi"

di Paolo Bartalini

Acquisizione di nuovi spazi, investimenti sul territorio, assunzioni di personale. E perfino l’inedito progetto di un ’Black friday della ghisa’, per andare incontro ai clienti, in una fase difficoltosa dal profilo economico, attraverso un sistema di sconti e agevolazioni in grado allo stesso tempo di fornire risultati anche nella produzione. Sono i punti di forza attuali della Fonderia San Martino, realtà attiva da quasi 60 anni – le origini rimandano al 1962, però già precedenza si era costituito il gruppo di soci capace di costruirsi in proprio un forno a Poggibonsi nella zona della Magione – decisa ad affrontare con coraggio e determinazione le nuove sfide del domani. "Una produzione tipica della Valdelsa che guarda al mondo", afferma Paolo Tacconi, ingegnere, entrato in azienda nel 2017 in qualità di responsabile della sicurezza e dell’ambiente e dallo scorso agosto amministratore delegato della società Billi, Corsi e Biotti che ha la sede di riferimento nell’area industriale di Valcanoro, periferia nord di Poggibonsi. "Non è fruttuoso adagiarsi sull’odierna situazione di minore quantità di lavoro – spiega Tacconi – ma occorre ‘aggredire il futuro’ e cercare di essere pronti, pur con tutti i rischi del caso, alle competizioni del mercato".

In che modo? "Ad esempio contando su ulteriori capannoni e affidandoci a ingressi nell’organico. Agli odierni 37 dipendenti, con una crescita di tre unità negli ultimi mesi, aggiungeremo nel 2021 altre tre persone. E’ l’intento del Cda, da me presieduto, di cui sono parte integrante anche Roberto Biotti ed Elisa Billi". Il quadro odierno è purtroppo caratterizzato dai segni meno a ogni livello, eppure Paolo Tacconi ci crede: "Assofond, associazione di categoria del nostro comparto, indica un calo generale del 28% nel fatturato della produzione di ghisa. Noi di Fonderia San Martino, che pure abbiamo conosciuto lo stop di un mese, termineremo il 2020 con un calo di poco inferiore al 20%. Un dato migliore della media, in un’annata eccezionale in fatto di emergenza".

E infine: "Diviene fondamentale ottimizzare la produzione – conclude Tacconi – ed essere preparati a un eventuale prossimo incremento, sulla base delle nostre capacità produttive. Così come per il fatturato, una media annua di 7,5 milioni nell’ultimo decennio. L’obiettivo è tornare, in un triennio, almeno ai 12 registrati nel 2007".