Bimbo caduto, aperta un’inchiesta È gia a casa, il racconto dei soccorsi

Fascicolo in procura a carico di ignoti. La dottoressa Vaselli: "Momento difficile, ma ottimo coordinamento"

di Paolo Bartalini

La procura ha aperto un’inchiesta sul volo dalla finestra del piccolo di 5 anni che era rimasto in casa con la sorellina. E che si è miracolosamente salvato tanto da essere già tornato a casa a Poggibonsi. Ad occuparsi della vicenda, molto delicata, è direttamente il procuratore Nicola Marini. Il fascicolo al momento è contro ignoti per il reato di lesioni. Gli investigatori ascolteranno testimoni e conoscenti, indagheranno per ricostruire il fatto e capire se magari il piccolo era rimasto solo altre volte.

"Un momento difficile. La paura era molta. Ma per fortuna c’è stato un ottimo coordinamento con la collega nel gestire la situazione di criticità". Così la dottoressa Belinda Vaselli, medico di base a Poggibonsi, ha descritto gli attimi successivi all’episodio che ha avuto per teatro, l’altra mattina, il centro storico. Il bambino di cinque anni era appena caduto dalla finestra al secondo piano del palazzo in cui abita con la famiglia e fra le primissime persone ad accorrere proprio le due dottoresse che risiedono in zona: oltre a Belinda Vaselli, anche la pediatra Stefania Foderi.

Un duplice intervento di squadra, in totale intesa, forse determinante. Se non altro per la tempestività in presenza di un quadro tanto delicato, in attesa dell’arrivo in via Maestra a Poggibonsi dei soccorritori inviati dall’emergenza sanitaria (insieme ai Vigili del Fuoco del locale distaccamento e agli agenti del Commissariato) e del successivo trasferimento del piccolo - con l’elisoccorso Pegaso che nel frattempo era atterrato al parcheggio del Bernino - all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze.

Le condizioni del bambino sono poi progressivamente migliorate. Scongiurati insomma i pericoli immediati a suo carico, con grande sollievo espresso dalla gente del luogo anche attraverso una lunga teoria di post sui social. Numerosi i messaggi di incoraggiamento e le testimonianze di affetto nei riguardi del bimbo, che è figlio di una coppia di origine senegalese che vive a Poggibonsi come tanti altri connazionali, componenti di una nutrita comunità che dal Paese dell’Africa occidentale ha iniziato a stabilirsi in Valdelsa da oltre trent’anni.

"Il piccolo sta bene ed è una bella, bella notizia", ha detto il sindaco di Poggibonsi, David Bussagli, dopo aver parlato con il padre del bambino al termine di una giornata di apprensione sfociata poi in comunicazioni nel complesso rassicuranti, giunte ’dall’ospedalino’ di Firenze (così viene definito correntemente il Meyer) in merito alla situazione generale.