
"Non migliorano le condizioni della scuola in Toscana", alla vigilia della prima campanella del nuovo anno la Flc Cgil lancia l’allarme e prepara la mobilitazione nazionale che sarà il 7 ottobre a Roma.
Al centro della denuncia di un sistema di reclutamento (concorsi e graduatorie) che non funziona sono la ’supplentite’, ovvero il cronico ricorso a docenti supplenti, con boom nel sostegno e ancora la carenza del personale Ata, tecnici, amministrativi e ausiliari; oltre ai timori per il dimensionamento e l’abbandono scolastico. Su questa traccia la Flc Cgil Toscana lancia l’allarme e illustra i numeri regionali e provincia per provincia, che sono poi alla base delle mobilitazioni che saranno messe in campo.
Personale docente a parte, del quale si è scritto abbondantemente, "il personale Ata assunto in ruolo per l’anno scolastico 2023-2024 è nettamente insufficiente per coprire i bisogni delle scuole toscane - sottolinea il sindacato –. Parliamo di 707 persone: 159 assistenti amministrativi, 503 collaboratori scolastici, 45 assistenti tecnici".
"La responsabilità governativa è evidente - continua Flc Cgil –, si continua a riferirsi alle tabelle del 2001 che non sono aggiornate e che non fotografano le reali esigenze delle istituzioni scolastiche. Inoltre, il contingente Ata è stato taglieggiato dalle varie leggi di bilancio (finanziaria o stabilità), con un calo di circa 49mila persone.
L’Usr Toscana ha concesso soltanto 928 deroghe, dei quali 716 bidelli. Una risposta molto scarsa rispetto al Piemonte, che ha concesso 2.623 posti in deroga, e all’Emilia Romagna con 2.479. "In Toscana ci vorrebbero 2.000 posti in deroga, per garantire la funzionalità delle scuole. Per la provincia di Siena sono stati assegnati in deroga sono 70 fra amministrativi e bidelli". La Flc Cgil chiede "di conoscere le richieste che i dirigenti scolastici hanno inviato agli uffici scolastici provinciali e la documentazione inviata da questi all’Usr Toscana. Inoltre, in un’ottica di trasparenza sarebbe importante sapere i criteri utilizzati, visto che ad esempio le ultime richieste delle scuole di Arezzo non sono state prese in considerazione. Ci sono infatti delle procedure nebulose da rischiarare".
