CRISTINA BELVEDERE
Cronaca

Beko, confermata la cassa. Domani incontro a Roma

Il decreto legge è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il sindaco Fabio: "Il Governo ha rispettato gli impegni". Rebus sulla visita del ministro Urso.

Una delle numerose manifestazioni dei lavoratori di Beko a Siena

Una delle numerose manifestazioni dei lavoratori di Beko a Siena

"Il Governo ha mantenuto gli impegni presi con i lavoratori di Beko e con la nostra città". Così il sindaco, Nicoletta Fabio, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legge, che tende la mano ai 299 lavoratori dello stabilimento di viale Toselli. L’articolo 7 ‘Misure urgenti a sostegno degli occupati in gruppi di imprese’ indica che le aziende con almeno mille dipendenti possono ottenere un’estensione della cassa integrazione straordinaria fino al 31 dicembre 2027. "I tempi sono stati rispettati e i contenuti resi noti – aggiunge Fabio – anche a margine delle ultime richieste e preoccupazioni giunte dai sindacati. L’attenzione al territorio non si dimostra con visite spot sul posto, servono azioni concrete. Non ho mai dubitato dell’approvazione di questo decreto legge, una misura attesa che abbraccia diverse crisi aziendali". E infine: "Questo è il primo decisivo passo, ora con il supporto del Governo e di tutte le istituzioni del territorio, dobbiamo proseguire e arrivare in fondo a questa battaglia: mantenere a Siena un polo industriale storico per il tessuto produttivo del nostro territorio".

Massimo Martini, segretario Uilm Siena, annuncia: "Nell’incontro al ministero del Lavoro ribadiremo che la cassa integrazione a zero ore deve essere non per la chiusura, ma per il rilancio del sito di viale Toselli. Il sopralluogo del ministro Urso al sito di Siena? Era previsto il 3 luglio, ma non so se ci sarà".

Daniela Miniero, segretaria Fiom Cgil, sottolinea: "Qualcosa si sta definendo, ma restano fondamentali l’acquisizione e la reindustrializzazione dello stabilimento di Siena. Al ministero verificheremo quindi che la bozza della procedura contenga l’accordo quadro firmato in aprile".

Giuseppe Cesarano, leader Fim Cisl, commenta: "Accogliamo positivamente l’estensione degli ammortizzatori sociali fino al 2027. Ma questo non può bastare: è un primo passo, non il traguardo. Serve un piano di reindustrializzazione immediato, con un soggetto industriale credibile che dia garanzie concrete su tutto il perimetro aziendale: occupazione, produzione e continuità sul territorio".