Assemblea dei lavoratori nello stabilimento ex Whirlpool di viale Toselli mercoledì 22 maggio. L’iniziativa arriva dopo la riunione del Coordinamento sindacale nazionale, che la settimana scorsa ha individuato due linee d’intervento nell’ambito della vertenza: da una parte il pressing sul ministro Adolfo Urso per ottenere al più presto un incontro a Roma con i vertici della società turca; dall’altra il percorso assembleare nei cinque siti produttivi italiani per illustrare ai lavoratori la situazione attuale e le prospettive future.
Da questo punto di vista Cgil, Cisl e Uil non nascondono la loro preoccupazione, anche se in maniera diversa. La segretaria della Fiom Cgil di Siena, Daniela Miniero, preme per non aspettare i sei mesi di tempo chiesti da Beko Europe per presentare il piano industriale: "Beko deve incontrarci prima e dirci cose vuole fare – aveva proclamato al termine del Coordinamento nazionale –, altrimenti il rischio è di trovarci tra sei mesi con un piano industriale già approvato e quindi senza alcun margine di manovra nel caso l’azienda non risponda alle istanze di mantenimento dei siti produttivi e dei livelli occupazionali". E questo sarà il messaggio che la Fiom farà arrivare ai lavoratori in assemblea. A fronte di un settore dell’elettrodomestico in crisi evidente, il leader della Fim Cisl di Siena, Giuseppe Cesarano, divulgherà invece una linea più prudente: "Inutile insistere per avere un piano industriale che fotografa la situazione attuale, meglio chiedere all’azienda come intende riorganizzare i siti produttivi". Occhi puntati in ogni caso sul Golden power: è stato notificato, ma ci sono ancora aspetti normativi non divulgabili. Nell’incontro a Roma i sindacati chiederanno dunque al ministro Urso di illustrare la durata di questo strumento. A premere per accelerare i tempi dell’incontro al ministero, anche il numero uno della Uilm di Siena, Massimo Martini, che in assemblea mercoledì rimarcherà la necessità di capire le strategie aziendali anche in assenza della presentazione del piano industriale: "Il mercato dell’elettrodomestico è in crisi – aveva ribadito dopo il summit nazionale –, è prevista una perdita del 10% per l’anno in corso. Solo l’incontro a Roma porterà a capire l’evoluzione delle cose".
Cristina Belvedere