
Il capitano Sergio Turini spiega i particolari della rapina durante la conferenza stampa
Siena, 31 maggio 2017 - RAPINATORI dilettanti, quelli che hanno fatto il colpo alla paninoteca di Colle. Uno dei due durante la rapina ha chiamato ad alta voce il complice per nome. Un testimone ha riferito il particolare ai carabinieri, che anche grazie a questa «dritta» hanno imboccato subito la strada giusta: quella che da lì a poco li ha portati a individuare e arrestare i due autori della rapina. Nei guai sono finiti due giovani operai di origine napoletana, S. B., 31enne di San Gimignano, e L.L., 29 anni di Colle.
Nella conferenza stampa che si è svolta ieri al comando della compagnia dei carabinieri di Poggibonsi il capitano Sergio Turini ha fornito altri importanti particolari sulla rapina al Fast food di Colle. Una rapina che ha fruttato ai banditi un bottino misero: 500 euro, di fatto l’incasso della giornata. I due tipi sono entrati in azione alle 3,30 della notte. S.B., pistola in pugno (che poi si è scoperto essere una «scacciacani», ma alle vittime della rapina era sembrata un’arma vera) e giubbotto mimetico con il cappuccio calato per non farsi riconoscere, si è presentato nel locale. Caricando la pistola per essere ancora più convincente, ha strappato il registratore di cassa dalle mani di uno dei due dipendenti della paninoteca, in quel momento vuota e prossima alla chiusura. Dentro c’erano solo i due baristi e il rapinatore.
A un certo punto l’altro bandito, quello che aspettava fuori in auto il complice, ha chiamato per nome l’amico, commettendo una leggerezza che i due hanno pagato a caro prezzo. I carabinieri del nucleo radiomobile di Poggibonsi, con quel nome in testa, dopo avere visionato le immagini delle telecamere a circuito chiuso e acquisito dal «film» della rapina importanti elementi, con intuito e un pizzico di fortuna che non guasta mai, hanno azzeccato la pista buona. Sono andati a casa di S.B. quasi a colpo sicuro, visto che il suo nome corrispondeva a quello sentito dal barista nel corso della rapina. In casa del tipo c’era un giaccone identico a quello usato nell’assalto alla paninoteca.
Messo alle strette S.B., ha confessato e rivelato il nome del complice. Dopo pochi minuti i carabinieri sono andati a cercare l’altro bandito a Colle, direttamente a casa. In un armadio del suo appartamento i militari del Nucleo radiomobile hanno rinvenuto la pistola usata per il colpo. Fine delle corsa. I due sono stati arrestati e associati al carcere di Santo Spirito.