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Banca Centro chiude in utile e pensa al cda

Il secondo anno dopo la fusione tra Cras e Bcc Umbria fa registrare proventi per 2,8 milioni e raccolta globale a 2,23 miliardi di euro

I primi dati di Banca Centro Toscana Umbria confermano una chiusura in positivo anche in questo secondo anno di pandemia. Fine anno che coincide con la conclusione dei primi due esercizi dopo la fusione strategica tra Banca Cras e Bcc Umbria. I risultati, con un utile che si dovrebbe attestare a circa 2,8 milioni di euro, saranno approvati in marzo dal cda e poi sottoposte all’assemblea dei soci. In particolare, la raccolta globale si è attestata a 2,23 miliardi di euro, +5,16%; importante lo sviluppo di quella gestita che raggiunge i 298 milioni di euro, + 37,7%. Continua il sostegno a famiglie e imprese con gli impieghi in crescita a 1,23 miliardi, con nuove erogazioni per 202 milioni nel 2021.

Forte l’impegno sul fronte delle iniziative connesse ai Decreti governativi a sostegno dell’emergenza sanitaria, con erogazioni totali nel 2021 per circa 84 milioni a cui si aggiungono importanti plafond per i bonus edilizi. I risultati di gestione ottenuti confermano i buoni e solidi livelli patrimoniali. Banca Centro contempo si prepara al rinnovo delle cariche previsto per la prossima assemblea. Le modalità di nomina sancite all’interno dello statuto e del regolamento elettorale approvato dai soci nelle assemblee di fusione del 2019 prevedono una riduzione a nove consiglieri con le composizioni a suo tempo deliberate, e dovranno tenere conto dei nuovi requisiti introdotti dalla normativa per la composizione dei cda delle banche.

"Il 2021 è stato ancora una volta un anno molto complesso – dice il presidente Carmelo Campagna- ma la banca nel suo insieme ha saputo reagire ed adattarsi al mutato contesto. Abbiamo cercato di rispondere al meglio alle esigenze di tutti i nostri territori rispettando il piano industriale di fusione: sono stati due anni di grande impegno dell’intero cda sulla gestione. Regioni, province, comuni su cui operano le nostre 62 filiali e i nostri oltre 400 dipendenti, che ringrazio per l’opera svolta, sono stati al centro delle nostre riflessioni per garantire sostegno, progettualità e presenza attuale e prospettica".

"In questo esercizio abbiamo sostenuto anche i maggiori accantonamenti relativi agli scenari COVID e all’esercizio AQR di gruppo – commenta il dg Umberto Giubboni – oltre che proseguire nella riduzione significativa degli Npl anche attraverso cessioni di pacchetti di crediti incerti. Il risultato della gestione che si prospetta è soddisfacente vista, anche, la coincidenza con il periodo pandemico e gli interventi prudenziali, in parte straordinari, sui rischi. Grazie a tutto il personale, ai nostri soci e clienti che ci hanno consentito di raggiungere un buon risultato economico e patrimoniale anche in questo complesso anno 2021".

"Abbiamo lavorato tutti insieme, fin dalla nascita di Banca Centro Toscana Umbria – sottolinea il vice presidente Florio Faccendi – per rispondere agli obiettivi gestionali che ci eravamo prefissi e sui quali i soci ci hanno dato mandato nelle assemblee. Abbiamo cercato, pur in questo contesto non semplice, di mantenere vivo il principio mutualistico che ci connota con iniziative e interventi specifici su tutti i territori di competenza. Dobbiamo guardare avanti coniugando storia, professionalità, innovazione e stabilità trovando la giusta collocazione e dimensione all’interno del Gruppo Bancario Iccrea a cui aderiamo e con il quale collaboriamo convintamente. Vicinanza ai territori di competenza e gestione della banca all’interno delle regole previste per uno dei principali gruppi bancari italiani possono e devono trovare una sintesi comune".