Baby gang lo accerchia per rubare gli occhiali

Tre minorenni valdelsani davanti al giudice per una tentata rapina . Il giovane è fortunato: reagisce fermando i carabinieri che passavano

di Laura Valdesi

SIENA

Un copione già visto tante volte a Siena. Giovanissimi che si fanno forti del gruppo per mettere in difficoltà i coetanei. Magari per un euro, oppure solo per un accessorio alla moda o il cellulare. Era accaduto con la baby gang di minorenni che venne poi sgominata dalla polizia. Seminava il panico nel centro storico, soprattutto in piazza del Mercato e nelle vie limitrofe. Clamoroso il recente caso delle baby bulle, le adolescenti che alzavano le mani sulle ’vittime’ per poi postare sui social le loro gesta. Molti hanno dato la colpa al lockdown che ha messo in crisi i ragazzi alla luce di ciò che accade un po’ in tutta la Toscana e in Italia. Ma la pandemia non c’entra sicuramente niente con la vicenda che arriverà i primi giorni di giugno davanti al tribunale per i minorenni di Firenze per l’udienza preliminare e che riguarda tre ragazzi, difesi dall’avvocato Emiliano Bianchi. I carabinieri della compagnia valdelsana indagavano infatti su un gruppo che sui social si faceva chiamare ’Mafia 53036’, che è poi il codice di avviamento postale di Poggibonsi. Facevano i bulli divertendosi a tenere atteggiamenti vessatori e a compiere violenze di vario genere, secondo la procura. Magari nulla di particolarmente clamoroso ma una serie di episodi che destavano allarme e inquietudine. A finire nei guai e sotto inchiesta erano stati appunto anche tre ragazzi che vivono a Poggibonsi, all’epoca dei fatti non ancora maggiorenni. Uno solo lo è diventato nell’arco di tempo in cui il sostituto procuratore Ersilia Spena ha concluso l’indagine.

Era il febbraio 2020, il virus che ha cambiato le nostre vite ancora non aveva fatto il suo ingresso macabro sulla scena mondiale. I tre che facevano parte del gruppo, insieme ad un paio di ragazzi più grandi, già over 18 della cui posizione di occupa la procura, avevano pensato bene di rapinare un coetaneo. Lo avevano accerchiato, uno dei maggiorenni con la minaccia di farlo andare a casa senza abiti. Tutto per prendergli gli occhiali da sole. Ma la vittima era stata fortunata quella sera: una pattuglia dei carabinieri passava di lì per cui aveva trovato il coraggio di smarcarsi e chiedere aiuto alle divise.