Siena, 18 settembre 2024 – La perquisizione, la scoperta di presunto materiale pedopornografico all’interno di computer e cellulare, quindi l’arresto. Che il gip del tribunale di Siena Andrea Grandinetti ha convalidato senza poi disporre misure cautelari in quanto non esiste il pericolo di reiterazione del reato, né di inquinamento delle prove visto che pc e telefono sono stati sequestrati. L’uomo vive sull’Amiata, a Piancastagnaio. Adesso è indagato per detenzione di un’ingente quantità di materiale pedopornografico. E’ difeso dall’avvocato Vincenzo Di Benedetto.
A coordinare l’inchiesta è la procura di Firenze. Nei giorni scorsi è stata compiuta una perquisizione, effettuata dai carabinieri. L’uomo ha dato spontaneamente alle forze dell’ordine sia il cellulare che il computer. Dalle anteprime visionate sembrava che ci fossero pedopornografia e minori. Il decreto di perquisizione era stato emesso perché erano in corso accertamenti su un profilo social che, evidentemente, secondo gli inquirenti era riferibile all’amiatino.