REDAZIONE SIENA

Messaggero dello sport. Marsili è Premio Mangia

La decisione presa ieri dal Concistoro. Ha portato Siena in alto nel mondo . Medaglia di civica riconoscenza invece a Luca Verdone e a Marina Bossini.

Duccio Marsili con Carburo nel 2023 durante la sfida di velocità ad Ampugnano

Duccio Marsili con Carburo nel 2023 durante la sfida di velocità ad Ampugnano

di Laura Valdesi

Il Concistoro, prima in commissione ristretta e poi al completo, ha esaminato le candidature 2025. E ha deciso che il 15 agosto a ricevere il Premio Mangia sarà il campione di pattinaggio Duccio Marsili, contradaiolo del Valdimontone che ha proposto il suo nome. Riceverà la più alta onorificenza cittadina per aver portato in alto Siena nel mondo. "Un messaggero dello sport", viene definito. Simbolo di chi pratica attività agonistica ottenendo successi grazie all’impegno e al rigore. Un premio Mangia dal volto giovane ma che ha già raccolto tantissimi successi. Nel medagliere, tra l’altro, 4 ori, 6 argenti e 9 bronzi conquistati durante i Mondiali, senza contare le vittorie in campo europeo ed internazionale. Cresciuto nella Poliportiva Mens Sana, ha sempre brillato nel pattinaggio corsa dove ha ottenuto tre medaglie d’oro anche nei World game, ossia le Olimpiadi del suo sport. Ha ricevuto il Pegaso per lo sport della Regione Toscana, è medaglia al valore atletico del Coni, nel 2024 è stato indicato come il pattinatore più brillante della Federazione mondiale e, sempre nel 2024, fra i migliori 10 del pianeta. Nonostante i tanti impegni all’estero Siena e la sua Contrada restano nel cuore di Marsili. Che ama anche le sfide singolari: tanti ricorderanno quella nel 2023 fra l’atleta e il fantino del Palio Carburo in groppa a Diocleziano, sulla pista di Ampugnano. Atleta contro cavallo... finì clamorosamente in parità.

Il Concistoro del Mangia ha poi deciso ieri che verranno assegnate le medaglie di civica riconoscenza il 15 agosto a due cittadini benemeriti. La prima va al selvaiolo Luca Verdone, secondogenito di Mario che era stato Mangia d’0ro nel 1966. Un nome che non ha bisogno di presentazione, regista e narratore. E’ stato assistente documentarista di Folco Quilici, numerose le opere cinematografiche dedicate alla nostra città da ’La Bocca del 1991’ con Alida Valli al documentario per la Rai del 2002 ’Son Dieci assassini’. Dirige il fratello Carlo in ’Sette chili in sette giorni’, vincendo poi il premio Flaiano e la targa speciale ai Nastri d’argento per ’Alberto Il Grande’ dedicata a Sordi.

L’altra medaglia di civica riconoscenza va alla tartuchina Marina Bossini, da tutti considerata l’infermiera-caposala per eccellenza. Simbolo di dedizione ai pazienti e alla professione. Coordina gratuitamente la Rsa Villa San Benrardino per non autosufficienti, guida l’Acos (Associazione cattolica operatori sanitari). Una persona che fa del bene in silenzio e aiuta il prossimo.