Aumento Mps, 100 azioni in una

Il 26 settembre il raggruppamento, a metà ottobre il lancio. I crolli in Borsa, ieri -7,67%, legati alle condizioni

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Ieri sera l’ad di Banca Mps Luigi Lovaglio è volato a Londra dove oggi avrà il primo dei tre giorni di incontri con gli investitori istituzionali e i gestori dei fondi. Per la missione negli Stati Uniti, invece, sembra sempre più probabile il rinvio a dopo il lancio dell’aumento di capitale, quindi nella seconda metà di ottobre. Quando saranno più chiare sia le condizioni per gli investitori privati che le garanzie delle otto banche del consorzio.

La Borsa attraversa un momento molto delicato, tra rialzi dei tassi, inflazione e crisi energetica. Per il Monte dei Paschi che si prepara a un aumento di capitale iperdiluitivo, che comincia con un raggruppamento di 100 azioni ordinarie in una nuova azione, a partire dal 26 settembre, gli effetti sul titolo sono scontati. L’altro ieri un calo del 6,48%, ieri l’azione Mps ha lasciato sul terreno il 7,67%, tornando a quota 30,3 centesimi di euro. Inevitabile, considerando che dal miliardo e 2,4 milioni di azioni ordinarie, si passerà a 10 milioni e 24mila nuove azioni, che il primo giorno varanno 30,3 euro, ma caleranno sensibilmente appena ammesse alla quotazione.

"Il raggruppamento delle azioni - recita la nota di Banca Mps - si inserisce nel contesto dell’operazione di aumento del capitale sociale in opzione, annunciata al mercato e approvata con deliberazione dell’Assemblea Straordinaria del 15 settembre per un importo complessivo di 2,5 miliardi di euro, da eseguirsi in forma scindibile, mediante emissione di azioni ordinarie, aventi godimento regolare, da offrirsi in opzione agli azionisti di BMPS. Ad esito del Raggruppamento il capitale sociale rimarrà invariato e sarà pari a 4.954.119.492,44 euro".

La riduzione del capitale per conseguenza delle perdite era stata già approvata in assemblea e non incide sui ratios patrimoniali. Anche se rappresenta la conferma dell’urgenza di rimpinguare la dote patrimoniale del Monte dei Paschi prima possibile. Le date previste sono la preparazione del prospetto per la Consob entro i primi giorni di ottobre, l’attesa per il via libera e poi il lancio da decidere assieme alle banche del consorzio sia per la finestra migliore sul mercato, sia per la forchetta di prezzo delle azioni, con conseguenti diritti di opzione per i vecchi azionisti.

Non sarà un’operazione facile, ma che sia necessaria ormai l’hanno capito tutti. Sperando che riesca, che assieme al miliardo e 600 milioni che arriveranno dal Ministero dell’Economia, arrivino i 900 milioni sottoscritti dai privati. Nell’ipotesi migliore 250 milioni sottoscritti da Anima Holding, 300 milioni da Axa, il resto garantito dalle otto banche del Consorzio, che con due investitori del calibro dei due partner industriali, non avranno difficoltà a piazzare le azioni Mps sul mercato. Considerando che l’aumento sarà in pratica una sorta di Ipo, visto che la capitalizzazione è di poco più di 300 milioni di euro.

"Sulla Banca non ci stancheremo mai di dire che è incoscienza pura immaginare una retrocessione dello Stato dal capitale a condizioni di mercato - scrive l’Associazione Confronti in una nota - quando il mercato stesso, oggi, non può rispondere alle sue regole che sono saltate. A causa della guerra, del costo esorbitante dell’energia, della penuria di materie prime. I diciotto mesi che il Ministro Franco sembra aver concordato con Bruxelles per la privatizzazione sono un tempo insufficiente, che non potrà consentire la ricostruzione delle normali condizioni di mercato. E l’eventuale vendita del Monte sarà una svendita a tutto danno del patrimonio che l’istituto rappresenta per il sistema bancario nazionale".