REDAZIONE SIENA

Ateneo, ’Acampada’ al Polo Mattioli. Universitari in tenda per la Palestina

Occupazione e protesta pacifica di un gruppo di cinquanta studenti: "Stop a ogni forma di collaborazione con gli atenei israeliani". Chiesto un incontro per la giornata di domani ai rettori Di Pietra e Montanari.

Ateneo, ’Acampada’ al Polo Mattioli. Universitari in tenda per la Palestina

"Abbiamo deciso di unirci alla mobilitazione delle Acampade nelle università, che ha raggiunto una dimensione internazionale". Così gli attivisti del Comitato Palestina Siena, che ieri mattina hanno occupato con tende e striscioni l’ingresso del Polo Mattioli. Gli studenti hanno dichiarato di voler portare avanti l’occupazione finché non avranno ottenuto un incontro con i rettori Roberto Di Pietra e Tomaso Montanari. "Portiamo avanti richieste chiare – ha detto Samuele Picchianti, attivista del Comitato –. Chiediamo all’Università di condannare l’aggressione israeliana alla Striscia di Gaza e incrementare le misure a sostegno della Palestina. Sono richieste che vengono da tutti gli atenei d’Italia, noi ci uniamo alla protesta. Chiediamo alla comunità studentesca di aggregarsi a sostegno della Palestina".

Circa cinquanta i manifestanti: intonano cori, distribuiscono volantini e portano avanti un’assemblea permanente. "Stiamo seguendo una protesta internazionale – ha spiegato Francesca Parri –. Chiediamo all’Università di Siena e all’Università per Stranieri la rescissione degli accordi con le Università israeliane ma anche con le aziende complici del genocidio, come Leonardo ed Eni. È un’intifada studentesca. Abbiamo chiesto a Di Pietra e Montanari un incontro pubblico qui al Mattioli domani e vogliamo un Senato Accademico straordinario".

L’incontro è stato chiesto per domani, data simbolica perché anniversario della Nakba (esodo palestinese, ndr). "Dormiremo qui, abbiamo il cibo e abbiamo fatto i gruppi di lavoro – ha detto Parri –. Ci saranno dibattiti, assemblee e workshop fino a mercoledì. È allo studio anche la possibilità di occupare un’aula dentro al Polo. Le iniziative andranno avanti fino a quando non avremo ottenuto l’incontro con i rettori".

Il Comitato ha redatto due lettere aperte ai rettori per invitarli al confronto. "Per ben due volte abbiamo presentato in Senato Accademico una mozione per la rescissione degli accordi che l’Ateneo di Siena intrattiene con le Università israeliane, con le aziende coinvolte nell’apartheid e legate alla filiera bellica; entrambe le volte la mozione è stata bocciata – affermano i manifestanti –. Inoltre, lo scorso dicembre il Senato si è espresso dichiarando che l’Università “si impegna a riconsiderare nel merito gli accordi in essere con le università israeliane“, ma senza nessun fatto concreto. Per quanto riguarda invece l’Università per Stranieri, partecipa al progetto Mare Aperto, con tirocini di mediazione linguistica insieme alla Marina Militare e a esercitazioni militari con le forze armate Israeliane".

Eleonora Rosi