MASSIMO CHERUBINI
Cronaca

Nuovo assalto dei lupi, allarme a Pienza

Diventa virale il video di un allevatore in cui i predatori minacciano il suo cane

Lupi (foto di archivio)

Pienza, 3 febbraio 2019 - Un branco di lupi all’assalto, non riuscito, di alcuni cani. Il fatto è accaduto nelle campagne tra Pienza e Monticchiello. Un agricoltore-allevatore e padrone dei due cani ha assistito alla scena mentre si trovava alla guida del suo trattore. Ed è stato, forse, proprio il cingolato a far desistere i lupi dall’attacco, che tuttavia è documentato attraverso un video girato con il telefono cellulare, che sta diventando virale tra gli operatori del settore e le associazioni di categoria.

Un fatto che ripropone all’attenzione un problema che, giorno dopo giorno, diventa, giorno dopo giorno, sempre più preoccupante. «Prima – dice Stefano Governi, consigliere nazionale e delegato alla Comunità Europea dell’Associazione allevatori suini – i lupi hanno prodotto seri danni, fino a far chiudere diverse aziende agli allevatori. Quando ciò accade per l’ennesima volta non fa più notizia. Ora – aggiunge Governi – i rischi si spostano verso l’incolumità dell’uomo. Spero di non essere un profeta, ma nel corso di qualche anno, la notizia ci sarà perché i lupi attaccheranno l’uomo».

Qualche «accenno» in verità si è gia visto. C’è chi ha raccontato di essere stato morso, c’è chi ha filmato la «visita» da parte dei lupi. «Si muovono in branco – dice ancora Governi – quando sono pochi sono in due: un maschio e una femmina. Poi proliferano e il branco prende consistenza. Cosa fare? Di certo occorre intervenire per salvaguardare l’incolumità di tante persone. Immaginiamo i cercatori di funghi che vanno a violare il territorio dei lupi. Pensiamo agli appassionati della bici, degli altri sport che si praticano in campagna che potrebbero imbattersi in un branco, più o meno numeroso, di lupi. Come intervenire? Partendo dalla considerazione che questa specie non ha antagonisti. Non c’è chi nel bosco prevale su di loro. Quindi si proliferano, non diminuiscono. Allora – dice Stefano Governi – le competenti autorità devono avviare di ‘prelievi’ seri per ridurre il consistente numero di lupi presenti nei boschi del nostro territorio provinciale».

Nessuno sa quanti possono essere gli esemplari che dominano i nostri boschi. «I lupi – spiega ancora Governi – si muovono, percorrono anche ottanta chilometri al giorno. Quindi c’è chi si sposta in continuazione. Nessuno si è mai preoccupato di fare una stima, peraltro non facile. Occorre agire perché il problema sta facendosi davvero preoccupante».

Di certo, questo si, le notizie, anche di lupi trovati morti a seguito di investimento di auto o altri mezzi di trasporto, si infittiscono confermando che la presenza dei lupi si fa sempre più invasiva.