Asl e ospedale, è caccia ai non vaccinati "Dobbiamo recuperare quel 20 per cento"

Inaugurato il centro unico all’ex pronto soccorso del Policlinico: locali delle Scotte e personale dell’Azienda sanitaria "Gli hub si stanno svuotando, serve una risposta capillare per coprire tutti". In arrivo le sospensioni per il personale ’no vax’

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"Ci avviciniamo a una fase di paranormalità in cui il contrasto al fenomeno Covid diventa da centrale a diffuso", dice Antonio D’Urso direttore generale dell’Asl Toscana Sud Est presentando il centro vaccinale all’interno dell’Azienda ospedaliero universitaria Senese. Il nuovo centro è allestito presso l’ex pronto soccorso delle Scotte, laddove era la Vax Unit dell’Azienda ospedaliera, spazio che vedrà ancora portata avanti l’attività vaccinale ma da personale dell’Asl. E già ieri sono state somministrate le prime 300 dosi, che possono salire a 400 giornaliere. "Nella prima fase abbiamo visto gli hub pieni – ripercorre il dg D’Urso – poi sono stati coinvolti i medici di famiglia, su target d’età. Oggi, avendo già vaccinato l’80 per cento delle persone, gli hub si stanno svuotando. Ora serve una risposta capillare, questo è il segnale che arriva anche dal successo che sta riscuotendo il camper vaccinale. Dobbiamo andare alla ricerca di quel 20 per cento ancora da vaccinare. Con il centro alle Scotte garantiamo il servizio a Siena e diamo ancora più carburante alla campagna vaccinale".

Il centro vaccinale alle Scotte sarà attivato su prenotazione, ovvero sarà aperto in base alle agende e dunque alle richieste di vaccinazione, a differenza di quanto avviene per un hub come quello più vicino, presso la palestra di Arbia, sempre in attesa di persone da vaccinare (anche senza appuntamento) o di prenotati. "In ospedale si garantiscono le vaccinazioni protette – aggiunge Antonio Barretta, direttore generale dell’Azienda ospedaliera Senese – .Nella prima fase l’ospedale avrebbe dovuto vaccinare solo il suo personale, fatto di circa 3mila unità; in seguito siamo stati coinvolti nella vaccinazione di massa e l’altroieri abbiamo chiuso con circa 80mila vaccinazioni fatte, dando un importante contributo". Dunque l’Asl conferma il raggiungimento dell’80 per cento delle persone vaccinate over 12 ma alza il velo su una corsa che sul rettilineo di arrivo va frenando: "Avendo già vaccinato il più, oggi abbiamo liste di prenotazione semi vuote – dice il dg D’Urso – E raggiungere il 20 per cento ancora mancante è importante: l’obiettivo del momento è riempire di nuovo le agende, Diversamente da ieri oggi abbiamo i vaccini e il personale necessario, ma le vaccinazioni stentano. Per questo dobbiamo percorrere tutte le strade, a 360 gradi, andando incontro alle esigenze". In quel 20 per cento di non vaccinati sono oggi i contagiati che finiscono in ospedale, per complicazioni o forme più gravi della malattia. "L’età dei pazienti in area Covid è diminuita e sono quasi sempre non vaccinati – rivela il dg delle Scotte, Antonio Barretta – Ci sono anche anziani, ma il loro ricovero è dovuto per lo più ad altre patologie, che non al Covid". "I ricoverati negli ospedali se sono vaccinati presentano forme non gravi – ancora il dg dell’Asl D’Urso – Ma chi finisce in ospedale a questo punto non è vaccinato: oggi al Misericordia di Grosseto abbiamo numeri più alti, proprio perché in questa provincia il tasso di vaccinazione è più basso". Infine, la presentazione alle Scotte è l’occasione per fare il punto sui sanitari no vax, per cui la Regione Toscana ha annunciato il via delle sospensioni. "In tutta l’area vasta dovrebbero esserci circa 340 professionisti non ancora vaccinati. I nominativi dovrebbero arrivare in giornata – dice il dg D’Urso – La procedura, indicata dal Dl 44, prevede che sia accertata la motivazione della mancata vaccinazione, ovvero che il sanitario sia recuperato; in caso contrario parte la sospensione dall’attività di lavoro, fino all’assolvimento dell’obbligo vaccinale o, per ora, fino al 31 dicembre. Nel frattempo il lavoratore viene sostituito con riorganizzazioni interne, personale aggiuntivo o interinali". "Non abbiamo ancora i nominativi – conferma il dg Barretta – ma alle Scotte si parla di una settantina di sanitari: la procedura nei confronti di questi, concordata già con il rettore Frati, potrebbe essere adottata in 24 ore".

Paola Tomassoni