Arriva la proroga dall’Europa Più tempo per vendere il Monte

La DgComp accetta gli ’impegni’ del Ministero per la quota del 64% della Banca, nessuna scadenza. Nuovo incontro con i sindacati per i 3.500 esodi incentivati. Domani il consiglio sul bilancio semestrale

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di Pino Di Blasio

La Commissione europea concede più tempo all’Italia per dismettere la quota del Tesoro in Banca Mps, acquisita con il salvataggio statale e la ricapitalizzazione prudenziale del 2017. La Dg Comp ha approvato la revisione degli impegni con cui il Ministero dell’Economia, a luglio, "ha chiesto più tempo" per vendere, dopo il mancato rispetto della deadline di fine 2021, e per permettere al Monte di "implementare certi disinvestimenti e continuare la ristrutturazione attraverso un’ulteriore riduzione del personale e dei costi operativi in rapporto ai ricavi".

"Per minimizzare le possibili distorsioni" alla concorrenza "l’Italia ha proposto una serie di impegni ulteriori, come cessioni e disinvestimenti aggiuntivi, altre chiusure di filiali e l’obbligo di continuare a rispettare determinate limitazione nelle modalità di gestione del business", comunica la Dg Comp. Che ha ritenuto "accettabile l’estensione del termine per completare la ristrutturazione e consentire la vendita della quota", ritenendola "adeguatamente controbilanciata" dai nuovi impegni.

Molti dei compiti assegnati dall’Europa sono già contenuti nel piano industriale approvato dal consiglio a giugno. A cominciare dalla riduzione del rapporto tra costi e ricavi, con i 4.000 esodi incentivati previsti nel tempo di piano. Ma 3.500 dipendenti potrebbero lasciare la banca già a fine novembre.

Oggi o domani è previsto un incontro decisivo tra i coordinamenti sindacali del gruppo Mps e i responsabili delle risorse umane. E sempre domani è in calendario il consiglio d’amministrazione che approverà il bilancio semestrale. Che sarà illustrato ai mercati venerdì mattina dall’ad Luigi Lovaglio.

Anche altri impegni pretesi dall’Europa, come la cessione di immobili, di partecipazioni azionarie non strategiche e riduzione del portafoglio leasing sono già fissati nel piano industriale. La DgComp renderà note le condizioni per la proroga concessa allo Stato nelle prossime settimane. Ma non dovrebbe indicare una ’data di scadenza’, limitandosi a parlare di ’periodo congruo per la dismissione del 64% del capitale Mps. Ripetere l’errore di fissare un periodo determinato, 18-24 mesi, indebolirebbe la posizione del Tesoro in sede di negoziato con i privati.

Il passaggio era atteso, ma è stato ugualmente salutato con soddisfazione dai politici, come il deputato Pd Luca Sani, e dai sindacati, a partire da Fulvio Furlan, segretario Uilca. Un po’ in controtendenza, ma evidentemente in campagna elettorale, la dichiarazione del leader della Lega Matteo Salvini: "Il piano della Commissione è un’ulteriore mazzata per il Monte dei Paschi a base di licenziamenti e chiusure dopo i tragici errori del Pd". Dal canto suo l’ad Lovaglio prosegue nell’applicazione del suo piano: vorrebbe chiudere la ricapitalizzazione da 2,5 miliardi di euro entro il 12 novembre, per finanziare anche gli esodi incentivati. Anche se il mercato non è affatto propizio. L’assemblea degli azionisti sarà convocata nella seconda metà di settembre per varare l’aumento.