
Arriva il ’codice calore’ Ma Policlinico e Asl: "Protocollo già in vigore da diverso tempo"
di Cristina Belvedere
La circolare con cui il ministero della Salute chiede alle Regioni di attivare il ’codice calore’ è arrivata anche in Toscana. La presenza dell’anticiclone ’Caronte’ e le temperature vicine ai 40 gradi stanno infatti facendo sentire i loro effetti sulle strutture sanitarie del territorio. Al Policlinico gli accessi al Pronto soccorso negli ultimi due fine settimana hanno registrato un incremento dell’8-10%, passando dai 130 dei giorni feriali a picchi di 192. Si tratta nella maggior parte dei casi di anziani o di persone già affette da particolari patologie, che peggiorano a causa dell’afa.
Alle Scotte al momento non è stato attivato ufficialmente il ’codice calore’ voluto dal ministero, perché ancora non sono arrivate indicazioni dalla Regione. In realtà, fanno sapere dal Policlinico, vengono applicati i codici standard e c’è sempre la massima attenzione per chi è disidratato, cardiopatico, diabetico o soffre di pressione bassa. In altre parole, l’emergenza calore si è sempre manifestata in estate nel corso degli anni, quindi si continua a gestirla con il massimo impegno.
Stessa situazione nelle strutture sanitarie dell’Asl Toscana Sud Est: neanche qui è entrato ancora ufficialmente in vigore il ’codice calore’ perché, a fronte dell’aumento del 10% degli accessi per patologie connesse alle temperature roventi, si utilizzano procedure standard. Insomma, non c’è un vero e proprio percorso interno per curare i colpi di calore, ma si prendono in carico i pazienti, cercando anche di promuovere campagne di educazione e buone prassi per prevenire i malori.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’Assessorato alla Salute della Regione: "Qui in Toscana abbiamo da tempo un protocollo interno a tutte le strutture sanitarie per la presa in carico più urgente di coloro che presentano sintomi da colpi di calore o hanno patologie cliniche che possono essere aggravate dalle temperature elevate". E ancora: "la circolare del ministero della Salute è arrivata, ma non fa che ribadire un sistema di presa in carico del paziente e di terapia già in vigore da sempre... ".