CRISTINA BELVEDERE
Cronaca

Archeologi senesi scavano a Cipro. Scoperto un tempio di 4mila anni fa

Bombardieri, direttore scientifico di Erimi Archaeological Projec: "E’ il più antico mai ritrovato sull’isola"

Archeologi senesi scavano a Cipro. Scoperto un tempio di 4mila anni fa

Una grande stanza dove un braciere illuminava giorno e notte un colossale monolite. E’ destinata a lasciare il segno nella storia dell’archeologia la scoperta dell’Erimi Archaeological Project dell’Università di Siena, che ha portato alla luce a Cipro un tempio di 4mila anni fa, allestito all’interno di un laboratorio artigiano. "E’ il più antico spazio sacro mai ritrovato sull’isola – spiega il direttore scientifico Luca Bombardieri, docente associato dell’Ateneo senese –. Da 15 anni sono alla guida di questi scavi, che sono svolti in collaborazione con il Department of Antiquities of Cyprus e il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Alla fine del mese partiremo di nuovo per Cipro, siamo una squadra di 38 persone tra specialisti, docenti e studenti suniversitari sia del triennio che della Scuola di specializzazione. Da sempre tengo a coinvolgere anche gli studenti, offrendo loro una formazione più ricca".

La scoperta è stata fatta a Erimi e riporta all’età del Bronzo Medio, tra il 2000 e il 1600 a.C. "Si tratta di una sorta di tempio prima del tempio, un luogo per il sacro allestito in un ambiente dove si lavoravano i tessuti (oltre 1000 mq tra laboratori, magazzini e grandi vasche per la tintura), che accende una nuova luce sulla vita di questa comunità di artigiani vissuti quattro millenni prima di noi – sottolinea Bombardieri –. Abbiamo scoperto un monolite, alto più di 2 metri al centro della sala. Davanti alla pietra c’erano solo il braciere e una grande anfora forse piena d’acqua che – è l’ipotesi – doveva servire per le performance legate al culto".

Ma non finisce qui: "Abbiamo anche trovato i resti di una giovane donna, sembra ventenne, uccisa e poi murata in casa, forse perché il suo fantasma non tornasse a disturbare i vivi – racconta l’archeologo –. Ci sono altri casi documentati in altre località di Cipro. Le vittime sono sempre giovani donne". E ancora: "Dal cranio della ragazza si capisce che è stata uccisa con un colpo violento sopra l’orecchio – continua lo studioso –, ma la cosa singolare è che è sepolta a faccia in giù e non in posizione fetale come era usanza, inoltre è schiacciata da una pietra pesante, ivi deposta forse per il timore che il suo fantasma tornasse a spaventare i vivi".

Bombardieri conclude: "Questa scoperta è un anello di congiunzione nel passaggio dal villaggio allo spazio urbano, infatti abbiamo trovato anche tracce delle più antiche mura urbiche dell’isola. Speriamo in futuro di capire di più sul mistero della ragazza uccisa e delle altre 15 trovate a Cipro".