Appalti dei rifiuti, l’imprenditore sceglie il silenzio davanti al gip

L'imprenditore Enrico Benedetti e la figlia Margherita, indagati per corruzione legata a commesse nel settore dei rifiuti, scelgono il silenzio durante l'interrogatorio. Procura di Reggio Emilia coinvolge 14 indagati, tra cui due militari e manager di Sei Toscana. Procura chiede la carcerazione per il manager.

Appalti dei rifiuti, l’imprenditore sceglie il silenzio davanti al gip

Appalti dei rifiuti, l’imprenditore sceglie il silenzio davanti al gip

L’imprenditore Enrico Benedetti e la figlia Margherita, indagati dalla procura di Reggio Emilia per una serie di commesse pubbliche nel settore dei rifiuti che l’azienda di famiglia – la Ecologia Soluzione Ambiente (Esa) di Bibbiano – avrebbe ottenuto corrompendo pubblici ufficiali con festini con escort e altre regalie, scelgono il silenzio. Durante l’interrogatorio di garanzia che si è svolto ieri in tribunale a Reggio Emilia i due si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. L’uomo è in particolare accusato di corruzione aggravata di pubblico ufficiale e sfruttamento della prostituzione. La figlia invece ha il divieto di dimora in tutti i Comuni delle province di Reggio e Parma ed è interdetta dall’attività di impresa per un anno. Nell’inchiesta, con 14 indagati totali, sono coinvolti anche due militari in servizio nello stabilimento di Noceto (Parma) dell’Aid, l’Agenzia Industrie Difesa del ministero che si occupa tra l’altro dello smaltimento di rifiuti bellici. Fra le persone che hanno ricevuto un avviso di garanzia anche due manager di Sei Toscana.

Il sostituto procuratore Valentina Salvi ha presentato appello contro i domiciliari, e chiesto la carcerazione per il manager, attualmente "blindato" nella sua lussuosa villa sulle colline di Montecavolo - colf in livrea, piscine nel parco, pianoforte a coda bianco nel salone con vetrata panoramica sulla pianura. La scelta di non parlare davanti al gip, ha spiegato il difensore Salvatgore Mannino, deriva dal tempo ridotto che ha avuto per analizzare gli incartamenti dell’inchiesta. "Sono stati sottoposti a misure solo 48 ore fa - ha dichiarato al termine dell’udienza - Daremo la nostra versione dei fatti quanto prima. I capi di imputazione sono gravi. Già da ora posso dire che in relazione al primo capo, sfruttamento della prostituzione, che ha creato così tanto scalpore, Benedetti respinge fermamente le accuse: la ricostruzione dei fatti è totalmente opposta rispetto a quella contestata dalla Procura"