ORLANDO PACCHIANI
Cronaca

Anche Siena riscopre se stessa: "Più prodotti locali nei negozi"

di Orlando Pacchiani SIENA Ci sono le limitazioni per l’apertura di attività di somministrazione e le agevolazioni per chi vende "prodotti di...

Turisti in centro a Siena: presto il nuovo regolamento comunale

Turisti in centro a Siena: presto il nuovo regolamento comunale

di Orlando PacchianiSIENACi sono le limitazioni per l’apertura di attività di somministrazione e le agevolazioni per chi vende "prodotti di filiera corta toscana" o "di alta qualità dell’eccellenza italiana"; il divieto di commerciare "oggettistica raffigurante monumenti di altre città" nel cuore di Siena, o di aprire negozi di cover di telefoni se non uniti all’attivazione di gestori o riparazione di cellulari. Sono alcune delle misure contenute nel nuovo regolamento per il commercio nel centro storico di Siena, che la prossima settimana andrà al voto del consiglio comunale.

Una misura, passata anche dalla concertazione con le categorie economiche, che era stata stimolata da alcuni passaggi difficili nei mesi scorsi, tra aperture in serie di negozi fotocopia in una ristretta area della città (per lo più piccoli supermercati etnici o negozi di cover) e momenti di turbamento dell’ordine pubblico. Ma che rientra anche nella necessità di provare, come altrove, ad arginare un cambiamento troppo brutale del volto della città, spinto anche dai numeri sempre crescenti di un turismo disattento e frettoloso.

"La salvaguardia delle aree del centro patrimonio Unesco è stata da subito un obiettivo strategico del programma di questa amministrazione", ha detto il sindaco Nicoletta Fabio, annunciando anche il risvolto premiante dell’operazione. Non solo limitazioni, ma anche quella che definisce una "serie di benefìci senza precedenti", per esempio per chi riattiva fondi sfitti da almeno dodici mesi, stipulando un regolare contratto 6+6 ad attività di somministrazione "che valorizzino prodotti italiani".

Tra le agevolazioni previste, l’esenzione dal pagamento della Tari o delle imposte su pubblicità o pubbliche affissioni, così come l’abbattimento degli interessi per finanziamenti erogati dalla Finanziaria senese di sviluppo, la società partecipata dalle istituzioni senesi che già aveva operato per aiutare le imprese colpite dall’alluvione dello scorso anno.

Ma l’idea di ricreare un tessuto commerciale, che si rischia altrimenti di perdere, non si ferma qui. Il Comune prevederà anche un contributo una tantum per nuove attività in settori tradizionali (dalla lavorazione di vetro e ceramica al cuoio, per esemplificare), aumentato per gli under 35 e - specificità tutta senese - per le attività che prevedono espressamente lavorazioni per i costumi del Palio. E infine, il sostegno e la promozione delle attività giunta alla terza generazione o con almeno cinquanta anni di attività.

Il tentativo di invertire la rotta dell’omologazione e dell’abbassamento dell’offerta commerciale, tutelando al tempo stesso il tessuto economico e il patrimonio culturale.