REDAZIONE SIENA

"Amo l’India perché vive il suo tempo"

L'artista senese Daniele Zacchini esplora la filosofia e la cultura indiana attraverso l'esposizione 'Rama's Journey' a Kolkata. Attraverso lo studio del Ramayan, si appassiona alla storia d'amore tra Rama e Sita, identificandosi nella ricerca dell'amore che scompare e riconquista. Le sue opere riflettono le categorie filosofiche e sociali indiane, dedicandosi a divinità come Kama, Rama, Sita e Hanuman.

"Cosa mi piace dell’India? Il loro vivere il tempo, la vita". Così Daniele Zacchini, artista senese che dal 16 giugno sarà a Kolkata con le sue opere per l’esposizione ‘Rama’s Journey’, riassume il suo incontro con la filosofia e la cultura indiana. "Antonella Filippone, la curatrice, ha cercato di farmi capire in modo semplice e completo il mondo dell’India – racconta Zacchini -. Mi sono messo a studiare la storia indiana, i motivi del perché è così oggi. È stato affascinante studiare da zero il Ramayan, storia d’amore tra Rama e Sita, senza schemi o sovrastrutture mentali presistenti. Così capisci molte sfumature in più".

"Daniele è una persona estremamente passionale – spiega Antonella Filippone -, si vede in tutte le sue opere. Una passione aggressiva. L’India è desiderio, e tramite l’illustrazione di questa storia, la seconda più grande opera epica al mondo, si è appassionato a alla figura di Rama, indentificandosi in questa ricerca dell’ amore che scompare e riconquista, viaggiando attraverso l’India. Daniele con le sue opere ha fatto un viaggio nelle categorie filosofiche e sociali indiane, dedicate a varie divinità, capisaldi che esistono nella filosofia indiana da sempre come la famiglia, l’amicizia. E che si incontrano nei personaggi di Kama, Rama, Sita e Hanuman".