
L’Arbia ha invaso le campagne nella frazione di Asciano lasciandosi dietro una scia di melma e fango
Siena, 8 novembre 2016 - Passata la paura, il territorio si lecca le ferite. i danni dell’alluvione sono gravi, ma un po’ meno rispetto a quelli provocati dalle esondazioni precedenti. E comunque la piena presenta un conto salato. Soprattutto per l’agricoltura. Particolarmente colpite Arbia, nel comune di Asciano, e la Val di Merse. E’ andata meglio, o se vogliamo, meno peggio, a Buonconvento.
QUELLA di ieri per i sindaci, i tecnici degli uffici comunali e della provincia e la protezione civile e stata la giornata delle ricognizioni nelle zone dove si è abbattuta la furia delle acque. Non ci sono strade inagibili, la viabilità è gradualmente tornata alla normalità ma il ponte della Sorra, nei pressi di Ponte d’Arbia (comune di Monteroni), anche se aperto al traffico, è finito nuovamente sott’acqua e si renderanno necessari dei controlli per verificare se la struttura ha subito delle conseguenze.
«I danni maggiori sono stati ad Arbia, dove si sono allagati parecchi scantinati e garage – afferma il sindaco di Asciano Paolo Bonari – Si sono rilevati fondamentali, ai fini della sicurezza, i lavori effettuati sull’Arbia e sull’Ombrone dal Consorzio di Bonifica. Senza questi interventi la situazione sarebbe stata criticissima. La piena stavolta ha risparmiato il centro del paese, dove la scorsa settimana l’acqua aveva invaso strade, case e aziende per 100mila euro di danni. Di conseguenza – aggiunge il primo cittadino di Asciano – per quell’episodio chiederemo lo stato di calamità naturale. Si tratta di una notizia che era passata un po’ in sordina perché nello stesso giorno, purtroppo, c’è stato il terremoto a Norcia».
Se a Monteroni e sul suo territorio, a questo giro, la piena si è rilevata quasi indolore, nel comune di Sovicille l’esondazione del Merse ha lasciato il segno. «I danni più gravi li ha subiti l’agricoltura. Ma si registrano danni a privati più che altro a Volte Basse, Rosia, San Rocco, Padule – spiega il sindaco Giuseppe Gugliotti – Tutte zone dove ci sono stati numerosi allagamenti di seminterrati. Pochi, per fortuna, quelli nelle case. Il maltempo ha causato il cedimento di brevi tratti di strada a Carpineto e Padule e quindi bisognerà intervenire per sistemarli. I lavori idrogeologici realizzati di recente sono serviti a contenere i danni».
LA PIENA non ha interessato né Murlo, né gli altri comuni vicini. L’epicentro del maltempo è stato Arbia e i territori di Sovicille e Buonconvento e il prezzo più alto dovranno pagarlo gli agricoltori. I campi coltivati si sono riempiti di acqua e di fango e i danni sono elevati, anche se per adesso è impossibile quantificarli.