Alex Zanardi, depositate due perizie. "Il pilota perse il controllo della handbike"

E' quanto emerge dalle valutazioni del consulente della procura della Repubblica di Siena professor Dario Vangi e del consulente della difesa dell'autista del tir professor Mattia Strangi

Alex Zanardi

Alex Zanardi

Milano, 7 ottobre 2020 - L'incidente del 19 giugno scorso nel quale rimase ferito gravemente Alex Zanardi, che ando' a sbattere contro un tir nella strada provinciale 146 di Pienza, nell'ambito di una manifestazione chiamata 'staffetta Tricolore', sarebbe stato causato dalla perdita di controllo della handbike. E' quanto emerge, secondo quanto si apprende, dalle valutazioni del consulente della procura della Repubblica di Siena professor Dario Vangi, docente all'università di Firenze e del consulente della difesa dell'autista del tir, unico indagato come atto dovuto per lesioni gravissime, professor Mattia Strangi, docente all'universita' di Bologna.

Entrambe le perizie collimano. Secondo quanto stabilito dalle perizio il tir viaggiava ad una velocita' di 38 km all'ora, mentre il mezzo con a bordo Zanardi, che non avrebbe evidenziato guasti meccanici, a 50 all'ora.

Nella dinamica dell'incidente descritta dal professore Mattia Strangi Zanardi quando vide il camion proveniente in direzione opposta avrebbe tentato di girare verso destra per allontanarsi dalla parte centrale della carreggiata ma il suo veicolo sarebbe andato in sovrasterzo, cioè avrebbe avuto un principio di testa coda che avrebbe determinato il ribaltamento del mezzo. Zanardi così cadde, finendo nella corsia opposta e battendo la testa contro il cerchione anteriore sinistro dell'autotreno.

C'è poi una terza perizia depositata in Procura, ed è quella della parte offesa, cioè della famiglia di Zanardi, che ha nominato l'ingegnere Giorgio Cavallin di Padova. Secondo quanto si è appreso il perito in questo caso offrirebbe un altro scenario, in cui apparirebbe determinante una presunta invasione della corsia da parte del camion, che invece le altre due consulenze tecniche non avrebbero rilevato. Adesso la parola passa alla Procura senese che dovrà decidere se ordinare nuove indagini sulla base delle consulenze depositate oppure definire il procedimento. In quest'ultimo caso il pm potrebbe chiedere l'archiviazione per il camionista indagato (il procuratore Vitello finora ha sempre parlato di "un atto dovuto") oppure chiedere il rinvio a giudizio per lesioni colpose gravissime.

Nel tardo pomeriggio del 19 giugno scorso, dopo l'incidente accaduto mentre stava partecipando alla manifestazione "Obiettivo Tricolore", con altri atleti paralimpici, Zanardi venne trasportato in elicottero al policlinico universitario dello Scotte a Siena dove fu operato e al termine dell'intervento neochirurgico sedato e posto in coma farmacologico. Le sue condizioni furono definite "gravissime" dai medici. Il 29 giugno è stato operato per la seconda volta al cervello. Sempre nell'ospedale senese è stato sottoposto ad un terzo intervento, questa volta di ricostruzione maxillo-facciale per il volto sfigurato dall'impatto con il camion. Il 16 luglio i medici senesi avviarono, in accordo con la famiglia, la progressiva riduzione della sedazione farmacologica di Alex Zanardi, che pochi giorni dopo ha portato alla sua uscita dal coma indotto.per iniziare un percorso di neuroriabilitazione.

Il 21 luglio, dimesso dal policlinico di Siena, l'ex pilota di Formula 1, venne trasferito a Villa Beretta, nel Lecchese, un centro specialistico di recupero e riabilitazione funzionale. Pochi giorni dopo, il 24 luglio, Zanardi, è stato trasferito all'ospedale San Raffaele di Milano a causa di "condizioni instabili" e ricoverato nella terapia intensiva neurochirurgica. Il 27 luglio è stato sottoposto al quarto intervento chirurgico, "una delicata procedura neurochirurgica eseguita dal professor Pietro Mortini, direttore dell'Unità operativa di neurochirurgia, per il trattamento di alcune complicanze tardive dovute al trauma cranico primitivo".

Lo scorso 19 agosto, dopo un periodo durante il quale è stato sottoposto a cure intensive, Zanardi "ha risposto con miglioramenti clinici significativi", come rese noto l'ospedale San Raffaele di Milano, riferendo che "per questa ragione" il campione era "assistito e trattato con cure semi intensive nell'Unità operativa di Neurorianimazione, diretta dal professor Luigi Beretta". Il 19 settembre i medici del San Raffaele hanno affermato che Zanardi stava "reagendo agli stimoli visivi e sonori". L'ultimo bollettino medico del San Raffaele è del 24 settembre: annunciava l'inizio di "un ulteriore percorso chirurgico volto alla ricostruzione cranio facciale. Un primo intervento è già stato eseguito con successo, alcuni giorni fa, dal professor Mario Bussi ed è già in programmazione per le prossime settimane, un secondo intervento che sarà eseguito dal professor Pietro Mortini".