
La prestigiosa sede della Fondazione Monte dei Paschi è Palazzo Sansedoni, che affaccia su Piazza del Campo
di Cristina BelvedereSIENADialogo, ascolto e coprogettazione con il territorio. Sono le linee-guida dell’attività della Fondazione Mps che, all’interno dei settori di intervento e dei relativi programmi, ha continuato a sviluppare la propria attività istituzionale erogativa. "Le erogazioni deliberate si sono attestate su 11,64 milioni di euro (a fronte di un valore minimo programmato di circa 7 milioni) su 100 interventi, di cui oltre l’80% in provincia di Siena – ha detto il presidente Carlo Rossi –. Questo è un dato in forte crescita su un orizzonte temporale pluriennale, considerato che nel 2018 era pari a 4,3 milioni (+ 172%). All’apporto integrato di risorse finanziarie e professionali della Fondazione vanno sommati i cofinanziamenti e le risorse finanziarie complementari attivate da beneficiari o altri soggetti, per un risultato totale di 32 milioni (30% circa da Fondazione Mps e 70% circa da altri soggetti), somma che crea un ’effetto-leva’ complessivo pari nel 2024 circa a 2,8 milioni di euro".
E ancora: "I progetti deliberati sono stati riclassificati in base agli Obiettivi dell’Agenda 2030 Onu – ha rimarcato Rossi –, in coerenza con la strategia di intervento trasversale che mira alla “creazione di capitale sociale e umano tra innovazione e sostenibilità”: dalla valorizzazione del patrimonio artistico, alla promozione e sostegno del volontariato, fino agli interventi rivolti allo sviluppo economico e alla ricerca, con particolare attenzione ai giovani".
Il presidente non ha dubbi: "Sono stati quattro anni particolarmente complessi. Nonostante questo scenario, la Fondazione ha fatto la sua parte, erogando 53 milioni di euro nel quadriennio, che hanno attivato ulteriori 82 milioni di cofinanziamenti, generando attività per oltre 135 milioni di euro. Sono dati di cui la Deputazione uscente è pienamente soddisfatta e che rappresentano un patrimonio di risultati e responsabilità per la Deputazione Generale entrante". Di qui la scelta di "diversificare gli investimenti: un terzo in Italia e 2/3 nel resto del mondo". Quindi l’annuncio: "Per il 2025 siamo moderatamente ottimisti, nonostante le crisi internazionali e l’incognita dei dazi Usa. Ci muoviamo con prudenza in termini di coperture finanziarie e precauzioni – le parole del presidente –. Quello che è certo è la garanzia di sostegno a questo territorio. Il target delle erogazioni infatti si è mantenuto su una media di 10 milioni di euro. C’è un’attenzione scrupolosa all’ascolto delle istanze locali".
La Fondazione Mps si prepara poi a celebrare i suoi ’primi’ 30 anni: "Ci siamo costituito nel 1995. Il 5 giugno al Santa Maria della Scala si dovrebbe tenere un convegno dal titolo ’Una comunità che cresce insieme’, con la partecipazione del presidente dell’Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio (Acri), il professor Giovanni Azzone – ha annunciato Rossi –. La prossima settimana di insedierà la nuova Deputazione generale tra conferme e nuovi ingressi. Spetterà a questo organo stabilire gli indirizzi futuri della Fondazione, che comunque chiude il 2024 con i conti in ordine, nonostante le difficoltà registrate nella parte finale, per quanto riguarda investitori e istituzioni finanziarie".