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Al via la demolizione del Santa Fina. Primo step del presidio sanitario

San Gimignano, sopralluogo del sindaco Marrucci: "Previsti una Rsa, la Casa e l’Ospedale di comunità"

I cantieri per la riqualificazione del presidio socio-sanitario Santa Fina

I cantieri per la riqualificazione del presidio socio-sanitario Santa Fina

Questa volta il cantiere dei lavori sul nuovo Santa Fina e gli operatori della ditta appaltatrice, l’impresa Iti, hanno cominciato a rimboccarsi le maniche: è arrivata ieri la prima ’picconata’ della grande ruspa e del martello demolitore per sbriciolare parte del secolare ex ospedale, cancellando e buttando giù una pagina della storia dell’ex sanatorio, già residenza per anziani. Al suo posto, come previsto dall’atteso progetto e dal programma definitivo dei lavori previsti in due fasi, la nuova e moderna Rsa (Residenza Sociale Assistita) dove verranno messi a disposizione almeno 40 posti.

ieri c’è stato il primo sopralluogo al cantiere del sindaco di San Gimignano, Andrea Marrucci, che ha voluto come semplice cittadino delle torri verificare la situazione in questa importante prima parte della demolizione fra memoria e ricordi, ma con lo sguardo puntato al futuro del Santa Fina.

Sorgerà sul versante della parte del giardino con il dirimpettaio l’ex cantiere aperto dell’ex carcere San Domenico in completa ristrutturazione a restauro. Dunque il nuovo Santa Fina finalmente ha fatto il primo passo con l’avvio dei lavori. "Ho fatto un sopralluogo al Santa Fina con l’impresa Iti – commenta Andrea Marrucci –, perché sono iniziate le fasi di demolizione dei locali della vecchia Rsa. Dopo alcune settimane di approntamento del cantiere, di montaggio della gru etc., finalmente hanno preso il via le operazioni (delicate) di demolizione vera e propria".

E precisa ancora il sindaco: "Abbiamo urgente bisogno dei locali dell’ex ospedale di Santa Fina per dispiegare appieno la nuova organizzazione della sanità territoriale: nuova Rsa da 40 posti per i valdelsani, quella per cui sono in corso i lavori, e poi la Casa della Comunità per i sangimignanesi e infine l’Ospedale di Comunità da 20 posti letto per la Valdelsa. La Asl faccia presto". Chiaro e forte il messaggio del primo cittadino.

A proposito della Asl e della riorganizzazione sanitaria sul territorio delle torri, la comunità sangimignanese continua la protesta sia da parte delle associazioni, sia dalla politica e soprattutto dai semplici cittadini. I motivi? La chiusura del punto di primo soccorso della Misericordia e la situazione neagli uffici del distretto sanitario, dove si segnala "un servizio amministrativo al pubblico veramente lento e aperto poche ore a settimana all’afflusso dei pazienti".

Romano Francardelli