REDAZIONE SIENA

Aggressione a Porta Romana. Tunisino espulso dall’Italia. Aveva violato anche il ’dacur’

La polizia ha portato a Roma affinché fossero imbarcati per il loro Paese anche un egiziano e un albanese. Il nordafricano era entrato con un visto per lavoro ma non aveva mai instaurato il rapporto professionale .

Controlli della polizia in Fortezza ma anche in tutto il centro storico per evitare eccessi

Controlli della polizia in Fortezza ma anche in tutto il centro storico per evitare eccessi

Nuovo giro di vite del questore Ugo Angeloni nei confronti degli stranieri irregolari che vivono nella nostra provincia. Sotto la lente sono finiti tre giovani, uno dei quali si era reso protagonista nel marzo scorso di fatti gravi. Ad essere rimpatriato è stato proprio il tunisino di 19 anni, unitamente ad un albanese di 38 e ad un 26enne egiziano. Curiosa la storia di quest’ultimo. Perché, spiega la polizia che ha svolto i controlli, era entrato in Italia sei mesi fa. A novembre aveva presentato il visto per lavoro subordinato. Peccato però che, dalle verifiche, sia emerso che non aveva mai instaurato il rapporto professionale per cui aveva fatto ingresso nel nostro Paese. Di conseguenza è stato espulso e portato alla frontiera di Fiumicino dove è stato imbarcato su un volo diretto in Egitto.

Il tunisino di 19 anni invece era già ben conosciuto alle forze dell’ordine. Perché salito alla ribalta della cronaca per i fatti avvenuti a Porta Romana, nel marzo scorso. Un’aggressione. Il giovane era domiciliato nella nostra città e nei suoi confronti era stata emessa un’importante misura di prevenzione, oltre alla contestazione di violazioni penali. Gli era stato vietato di entrare in pubblici esercizi e locali di intrattenimento nelle principali vie del centro storico per tre anni. Non poteva neppure stazione davanti a queste attività. però le volanti lo avevano trovato lo stesso nell’area per lui off limits. E continuava lo stesso a comportarsi male. Divenuto socialmente pericoloso, una volta emerso che era irregolare, la polizia l’ha accompagnato a Roma per il rimpatrio.

Clandestino poi un albanese di 38 anni, espulso con provvedimento del prefetto e decreto di accompagnamento coattivo alla frontiera. Fermato dalle Volanti a Siena, era emerso che risultava espulso già nel 2018, dopo la condanna per vari reati legati ai furti nelle case. Era rientrato in Italia nel 2022 con false generalità e quindi arrestato. Dopo l’affidamento in prova era tornato libero e si muoveva serenamente sul territorio. Ma dopo le verifiche dell’ufficio immigrazione è stato imbarcato per l’Albania.

La.Valde.