Affitti brevi Impennata in centro "Conseguenze su vivibilità e imprese"

L’allarme di Confesercenti: "Il fenomeno non può essere accolto passivamente"

Affitti brevi Impennata in centro  "Conseguenze su vivibilità e imprese"

Affitti brevi Impennata in centro "Conseguenze su vivibilità e imprese"

"In 10 anni senza interventi correttivi il centro di Firenze non sarà più abitato. Cosa ne sarà a quel punto del cosiddetto turismo esperienziale?". Così Simone Gheri, direttore Anci Toscana ha ammonito durante ‘Valore Turismo’, l’iniziativa di confronto sulle prospettive del settore promossa da Confesercenti. "È un interrogativo che ha chiamato in causa Firenze, ma rispetto al quale Siena non può dirsi disinteressata – osserva Carmine Diurno, responsabile delle politiche sindacali di Confesercenti Siena per il settore – la scelta di privilegiare l’affitto breve a scapito di quello residenziale ha caratterizzato un numero crescente di alloggi anche nella nostra città, e le conseguenze si riflettono sia sulla vivibilità del centro, sia sulle sorti delle imprese ricettive che si trovano a concorrere con multiproprietari di alloggi che agiscono come imprese di fatto, anche se gli adempimenti a loro carico non sono gli stessi". Durante l’iniziativa di Firenze è emersa la necessità di attrezzarsi per governare i flussi turistici crescenti e prevenire indotti negativi: "Registriamo un cambiamento profondo della domanda in termini di servizi, di vivibilità e di accoglienza da parte dei turisti che arrivano nella nostra regione – aggiunge Diurno – in provincia di Siena ci sono tante forme di turismo che convivono e si integrano tra loro. Per far sì che questa economia di mantenga nel lungo periodo non possiamo accogliere passivamente il fenomeno".