Accessi al pronto soccorso. Tanti risultano ’codici bianchi’. E così s’intasa il servizio

A svelarlo è lo studio condotto dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. La percentuale del policlinico è la più alta in provincia. Servono maggiori risposte sul territorio.

Accessi al pronto soccorso. Tanti risultano ’codici bianchi’. E così s’intasa il servizio

Accessi al pronto soccorso. Tanti risultano ’codici bianchi’. E così s’intasa il servizio

Sono tanti i pazienti che vengono catalogati come ’codici bianchi’ dopo la visita al pronto soccorso. Nessuna urgenza, dunque. Avrebbero potuto fare a meno di bussare alla ’porta’ dell’ospedale – dal policlinico senese al presidio sanitario amiatino, da Nottola a Campostaggia – per il disturbo accusato. Che si poteva magari risolvere rivolgendosi al dottore di famiglia, oppure a quello della continuità assistenziale, la guardia medica per intendersi. O magari agli ambulatori dell’Asl. Anche se, è evidente, che specie nel fine settimana è molto più difficile trovare risposte e nel caso di dubbio il cittadino ha paura e si rivolge appunto al pronto soccorso. Su questo aspetto si è focalizzato lo studio statistico di Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, che ha preso in esame gli accessi effettuati nel corso del 2022 in tutti i pronto soccorso italiani, compresi quelli della Toscana e anche della provincia di Siena. Per capire quanti sono risultati codici bianchi che, dunque, avrebbero potuto tranquillamente evitare di rivolgersi alla struttura che si dedica alle urgenze sulle quali occorre intervenire con rapidità.

Raffrontando i quattro pronto soccorso presenti nella nostra provincia – tre di base mentre quello della Scotte è un Dea di secondo livello – emerge (vedi grafico a fianco) che la percentuale più alta di codici bianchi alla visita viene registrata all’Azienda ospedaliera universitaria senese. Su ben 49002 accessi sono stati catalogati alla fine come non urgenti, ’bianchi’ dunque, 7336. Pari al 14.97% del totale. Al di là di statistiche e conti, è chiaro che per i senesi il policlinico rappresenta l’ospedale della città, anche se riferimento dell’area vasta chiamato ad occuparsi dei casi più complessi e delle grandi emergenze. Quello insomma a cui rivolgersi per ogni necessità. C’è una forbice enorme, infatti, rispetto agli altri nosocomi del territorio gestiti dall’Asl. A Nottola, presidio sanitario della Valdichiana, nel 2022 ci sono stati infatti 23.211 accessi di cui 1144, pari al 4,93%, alla visita codici bianchi. Percentuale che scende ancora, fermandosi al 2,07%, nel caso di Campostaggia dove risultano 552 su un totale di 26.724 accessi. C’è infine il presidio ospedaliero dell’Amiata senese al cui pronto soccorso di base si sono rivolte 5702 persone e solo 103 sono risultate alla fine codici bianchi. Scorrendo questa speciale classifica stilata dall’Agenas su tutti i nosocomi della Toscana, emerge che è proprio delle Scotte il primato a quest’ultimo riguardo, tallonato dal Meyer di Firenze, altro Dea di secondo livello, dove la percentuale dei ’bianchi’ rispetto agli accessi è stata dell’11,59%. All’ospedale della Valtiberina dell’11,71%.

Laura Valdesi