In tema di stanze di affitto, nelle scorse settimane abbiamo raccontato le peripezie che deve compiere chi cerca casa a Siena fra alloggi fatiscenti o introvabili, ma abbiamo tralasciato un particolare evidente, il fatto, cioè, che il percorso a ostacoli è più difficile per gli uomini che per le donne. Per rendersene conto basta dare uno sguardo agli annunci sui gruppi Facebook, canale privilegiato da chi cerca e affitta case. Ci si imbatterà in moltissimi "solo per ragazze", "preferibilmente ragazze", "si affitta solo a studentesse di sesso femminile", "stanza libera per ragazza". I ragazzi, quindi, finiscono per avere molte più difficoltà nel trovare una sistemazione in un mercato già ostico di per sé.
Sono molti gli studenti e i lavoratori fuorisede che dichiarano di avere problemi nel trovare una sistemazione in città e di essersi dovuti accontentare di case non in ottime condizioni. Samuele Picchianti, presidente del consiglio studentesco aveva fatto notare: "Una stanza singola a fine 2022 in centro a Siena, si trovava a 300 euro al mese e una doppia a 200-250 euro. Oggi i rincari arrivano a oltre 50-70 euro. Il problema riguarda anche la quantità degli appartamenti, diminuita con l’accrescersi del fenomeno degli affitti brevi". Ed anche il presidente dell’Erasmus student network di Siena, Lorenzo Capuano, sempre su ’La Nazione’, aveva dichiarato: "Riceviamo 4-5 messaggi al giorno di persone disperate che non riescono a trovare una stanza dove vivere". In questo contesto, la preferenza degli affittuari nella scelta di inquiline donne sembra essere una costante. Non è difficile immaginare a cosa sia dovuta: in parte probabilmente a un pregiudizio diffuso, secondo cui le donne sarebbero più ordinate, più pulite, più adatte a gestire la casa; in parte forse alla paura, più che giustificata, delle stesse donne, di condividere la casa con un uomo sconosciuto, in tempi in cui quasi tutti i giorni la cronaca italiana è dominata da episodi di crionaca come i femminicidi.
Eleonora Rosi