
di Massimo Cherubini
Un segnale di ripresa nei servizi dell’ospedale di Abbadia San Salvatore. Da ieri è entrato in funzione il biometro ottico, strumento di grande ausilio negli interventi di cataratta che tornano ad essere eseguiti in questa struttura senza più trasferimenti forzati a Nottola. Riprende uno dei diversi servizi interrotti, ormai da alcuni mesi, nell’ospedale badengo, Causa Covid dopo la destinazione di parte del nosocomio ai pazienti colpiti dal virus non in grave stato ma in via di recupero. Un piano del nosocomio destinato a questi pazienti con tutta una serie di attività che, giocoforza, sono andate a ridursi. Anche perché è stata ridotta la presenza dell’anestesista che, di fatto ha limitato importanti prestazioni diagnostiche.
Le liste d’attesa hanno subito un forte rallentamento, la popolazione, pur comprendendo l’emergenza, chiede ora che sia garantito il diritto alla tutela della salute a tutti i cittadini. L’ospedale di Abbadia San Salvatore è quello che garantisce servizi di urgenza ed emergenza agli abitanti di un comprensorio logisticamente isolato. Per raggiungere il pronto soccorso dell’ospedale di Nottola si impiega poco meno di un’ora. Facile capire che non esistono le minime garanzie di intervento, in casi di criticità, per salvare una vita umana. Ora, come detto, ripartono gli interventi (se ne fanno trecento in un anno) della cataratta che verranno eseguiti, per lo più, dal dottor Stefano Baiocchi, badengo puro sangue ed affermato chirurgo. Sulla riapertura del servizio, che evita spostamenti a cittadini soprattutto anziani in altri territori, la soddisfazione della dottoressa Rosa La Mantia, direttore del presidio ospedaliero, e del sindaco di Abbadia San Salvatore, Fabrizio Tondi, che in questo ospedale ha vissuto gli anni della sua attività di medico.
"L’acquisizione della tecnologia – spiega Rosa La Mantia riferendosi al nuovo strumento per gli interventi alla cataratta – era una delle azioni previste nel progetto di sviluppo della struttura e rappresenta un importante traguardo, rispetto al potenziamento della capacità di offerta di servizi alla popolazione di riferimento di un ospedale di prossimità in zona disagiata". "Nel processo di crescita funzionale e specialistica del nostro presidio – commenta il sindaco di Abbadia San Salvatore Fabrizio Tondi – si aggiunge ora questa pedina fondamentale per completare l’iter diagnostico e terapeutico della cataratta. Esprimo grande soddisfazione per questo risultato, perché significa che nonostante i problemi creati dalla pandemia si è continuato a prestare la massima attenzione anche alle attività sanitarie ordinarie".