E’ stato un locale che ha fatto la storia degli anni Settanta. Il Club 71 di Abbadia San Salvatore, fu ristrutturato dalla locale Cgil e da quella provinciale. Prima era un ’salone’", poi, con la profonda ristrutturazione, venne realizzato un locale modernissimo, piacevole. Diventò uno dei locali più frequentato dai giovani dei paesi dell’Amiata. In quegli anni in questo locale ci sono stati concerti che anno visto, tra gli altri anche l’esibizione dei Pooh in uno dei primi momenti più magici della straordinaria carriera di questo gruppo.
"Ora – si legge in un nota delle Cgil – anche lo storico Club ‘71 di Abbadia San Salvatore è tra le location scelte per le riprese del lungometraggio ‘Margini’, opera di esordio del regista Niccolò Falsetti girata per lo più a Grosseto".
Il Club 71, si legge ancora, "è stato individuato dagli autori proprio per le peculiarità degli ambienti vintage che lo caratterizzano e che sono rimasti pressoché intatti fino ad oggi, grazie agli interventi che la Casa dei Lavoratori e la Cgil di Siena hanno effettuato per poter rendere il locale adeguato alle nuove normative ed allo stesso tempo a garantire la sua strutturale bellezza originaria. "Ci auguriamo che questa richiesta di usufruire delle nostra struttura – dicono dalla Casa dei Lavoratori e dalla Cgil – sensibilizzi l’intera collettività amiatina su quanto questo gioiello sia stato, e potrà essere ancora, prezioso per il suo ruolo di spazio di socializzazione complessiva e soprattutto giovanile". Un film sul tema degli eventi musicali. E’ la storia di tre giovani amici di Grosseto, Edoardo, Iacopo e Michele, intenti ad organizzare un concerto di una famosa band americana. Giovani protagonisti di questo evento che si ripeterà, ricostruendo il più possibile quei tempi, al Club 71. Le riprese. Iniziate l’altro giorno, dovrebbero concludersi oggi. Il lungometraggio, prodotto da dispàrte e Manetti bros. con Rai Cinema, è sostenuto da Toscana Film Commission nell’ambito del programma Sensi Contemporanei Toscana per il cinema Il tutto è stato reso possibile grazie al supporto del MiC – Direzione generale Cinema e audiovisivo. Massimo Cherubini