REDAZIONE SARZANA

"Non ha pagato le bollette: 100 euro o stacchiamo". Ma è una truffa

Nuovo stratagemma dei truffatori per ingannare le vittime prescelte. Tentativi falliti con due donne

Truffe agli anziani, una piaga che non conosce crisi

Sarzana, 29 agosto 2019 - ​Le truffe sono ormai all’ordine del giorno e, nonostante l’attenzione delle forze dell’ordine per aiutare le fasce a rischio della popolazione ad evitare di rimanerne vittime, il fenomeno non si ferma. Una nuova tecnica che sta prendendo campo è quella della telefonata a casa, scegliendo i numeri dall’elenco telefonico, di chi si spaccia per rappresentante delle compagnie di servizio, chiede il pagamento di bollette scadute ma mai saldate e minaccia l’immediato distacco della luce o dell’acqua. Ovviamente l’interruzione della fornitura verrebbe evitata pagando 100 euro. Nei giorni scorsi due donne che abitano alla periferia della città hanno ricevuto a casa la telefonata di presunti addetti di Acam ed Enel, invece assolutamente estranei alla vicenda, che le informavano di un debito contratto dal marito per vecchie bollette non saldate che rischiava di scattare la sospensione del servizio. Per evitarlo avrebbero dovuto pagare subito in contanti ad un incaricato che da lì a poco si sarebbe presentato a casa.

Le telefonate  hanno insospettito le donne che, dopo un iniziale smarrimento, hanno reagito: in un caso le utenze sono state da tempo intestate a persona diversa da quella indicata dal misterioso telefonista e nell’altro il saldo delle utenze avviene da anni con bonifico bancario. Le due signore hanno chiesto ulteriori informazioni, anche per scongiurare errori, ma alle domande mirate hanno ottenuto risposte sempre più vaghe poi un frettoloso saluto. E’ probabile che i truffatori scelgano a caso i nomi dall’elenco telefonico ipotizzando che l’intestatario del numero fisso sia anche titolare del contratto di servizio con Acam e Enel. Ovviamente i gestori non comunicano telefonicamente eventuali situazioni debitorie ma le inseriscono direttamente sulle bollette ed inviano poi solleciti di pagamento, ma mai per telefono e tanto meno vengono richiesti pagamenti in contanti. Si tratta dunque dell’annesimo tentativo di raggiro che allunga il fenomeno dei falsi tecnici che bussano alle porte per avere accesso alle abitazioni.

Massimo Merluzzi