Tari, scatta la stangata su cittadini e aziende. Aumenti tra il 9 e il 35 per cento già nel 2024

La batosta più consistente per gli ipermercati. "Sono cresciuti i costi per raccogliere e smaltire i rifiuti" .

Tari, scatta la stangata su cittadini e aziende. Aumenti   tra il 9 e il 35 per cento già nel 2024

Tari, scatta la stangata su cittadini e aziende. Aumenti tra il 9 e il 35 per cento già nel 2024

Aumenta la Tari: le nuove tariffe per il 2024 sono state approvate in consiglio comunale dalla sola maggioranza. La tassa sui rifiuti urbani, ha spiegato l’assessore Carlo Rampi esponendo la pratica che aveva anche l’obiettivo di validare il Pef, il piano economico e finanziario Tari per il biennio 2024-2025, subirà inevitabilmente un aumento ma ci saranno esenzioni e ’sconti’ per i redditi bassi. E l’obiettivo è arrivare a una tariffazione puntuale. "Sul Pef raggiungiamo 6 milioni e 688 mila euro per il 2024, con un aumento dei costi di 400 mila euro rispetto al 2023. La proiezione del Pef non è positiva nemmeno per il 2025: le stime mostrano altri 400 mila euro di aumento arrivando a un totale di 7 milioni e 302 mila euro". La scelta è stata quella di operare sulla quota variabile del totale e ciò comporterà un aumento nella tassazione per le utenze domestiche compreso fra un minimo del 9 e un massimo del 10 per cento, per quelle non domestiche tra l’11 e il 13 per cento e per gli ipermercati sino al 35 per cento. "Abbiamo messo a disposizione per finanziare esenzioni e riduzioni un contributo di 110 mila euro. Facendo un confronto con la scorsa annualità questa somma coprirà tutta la fascia di esenzione, e parte delle riduzioni".

"Gli aumenti non sono da poco né per le attività né per i cittadini – ha ribattuto Matteo Tiberi (Sarzana protagonista) – e noto che sono cambiati i metri quadrati assati: 23 mila in più nella parte aziendale e 8 mila in più per i privati. I costi fissi pesano sulle attività, come la tassa sulla pubblicità. Siamo sicuri di aver fatto tutto il possibile? Gli aumenti sarebbero giustificati se ci fosse stato un miglioramento del servizio, che però non c’è stato". "Nella gestione dei rifiuti è stato fatto un clamoroso casino – ha aggiunto Beatrice Casini (Pd) –. Se l’obiettivo era arrivare alla tariffa puntuale lo si persegua e si tolga il porta a porta. Come si può fare se esiste il sistema integrato?". L’assessore al decoro urbano Luca Ponzanelli ha chiarito che "la raccolta differenziata al momento si attesta al 65,5%", misura che rispetta la sufficienza di legge ma da migliorare: "Vogliamo ridurre l’indifferenziata e arrivare alla tariffa puntuale, secondo Acam serviranno almeno 3 semestri".

Elena Sacchelli