ELENA SACCHELLI
Cronaca

La metamorfosi del tessuto commerciale. Fuori dal centro “fioriscono” le sale da gioco

Ai locali specializzati si aggiungono le slot presenti nei bar. Il Comune? “Può solo controllare il rispetto di norme e regolamenti”

Una delle nuove sale sull'Aurelia

Una delle nuove sale sull'Aurelia

Sarzana, 23 maggio 2025 – Anche a un occhio meno attento non sarà certo sfuggita la gigantesca insegna ‘Admiral Slot&Vlt’ che da poco più di una settimana è stata installata sull’edificio in cui fino a qualche anno va aveva sede ‘Il Millepiedi’ e che potrebbe anticipare una nuova apertura di una sala slot. L’ultima, ma non certo l’unica sala in cui poter tentare di sbarcare il lunario o più realisticamente perdere tutti i propri risparmi, che potrebbe quindi ampliare ulteriormente la già ricca offerta della variante Aurelia, dove in meno di un chilometro ne sono già presenti tre. Tre delle cinque presenti in tutto il territorio comunale - escludendo le slot presenti nei bar e quella in prossimità della rotatoria con l’aeroplano, probabilmente prossima all’apertura – tutte dotate di insegne ben visibili, di cui alcune fruibili h 24.

Mentre i negozi tipici del centro storico faticano ad andare avanti, sulla variante Aurelia insieme ai supermercati e ai franchising pullulano sale dotate di slot machine, nonostante tutti siano al corrente del dramma sociale che questo tipo di attività – sottolineiamo che è perfettamente legale per lo Stato – possa creare, innescare o acuire, specialmente in situazioni già fragili. Quello della ludopatia è un problema reale e mentre non di rado, anche nel nostro Comune, vengono giustamente organizzati convegni per poter prevenire e contrastare il fenomeno, come nel più assurdo dei controsensi, le slot sono libere di moltiplicarsi.

Ma cosa può fare davvero un Comune per impedire il proliferare di queste attività che notoriamente generano introiti per le casse statali? Va detto che la Liguria è stata tra le prime regioni a regolamentare l’argomento. Di fatti è vietata la collocazione di sale gioco ed esercizi per il gioco lecito a una distanza inferiore a 300 metri da una serie di luoghi sensibili: “istituti scolastici di qualsiasi grado, luoghi di culto, impianti sportivi e centri giovanili o altri istituti frequentati principalmente da giovani o strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio-assistenziale e strutture ricettive per categorie protette”.

Detto questo in capo al Comune resta la facoltà di poter individuare altri luoghi sensibili. Per quanto riguarda Sarzana, il piano in vigore 2017 sancisce il divieto di aprire nuove attività - tra cui pompe funebri, estetisti, tatuatori, sexy shop e anche le sale slot - nel centro storico. E per quanto riguarda il caso specifico della nuova insegna a caratteri cubitali presente sulla variante va specificato che l’attività non risulta essere ancora aperta. Questo perché, se è vero che all’ufficio commercio spetta concedere l’autorizzazione all’esercizio, prima di questa è necessario acquisire il parere di vigilanza di competenza della polizia locale, cui spetta il compito di verificare che quanto stabilito dalla legge regionale del 2012 venga rispettato. L’amministrazione Ponzanelli, da noi contattata, fa sapere che gli accertamenti sono in corso e non esclude di poter introdurre in futuro vincoli ancora più stringenti.