
Il corpo di Elisa Bongiorni , la portalettere caduta in un fosso con lo scooter a Sarzana, fu portato dalla corrente del mare sulla spiaggia a Marina di Carrara
Sarzana, 19 agosto 2025 – Il Comune di Sarzana è stato citato in giudizio in qualità di responsabile civile nell’udienza fissata il 21 ottobre alla sezione penale del tribunale della Spezia. La citazione rientra nell’ambito del procedimento penale promosso dalla sorella e familiari di Elisa Bongiorni, la cinquantenne di Castelnuovo Magra che ha perso la vita il 22 gennaio 2021 sfondando con il suo scooter il parapetto posizionato sull’argine del torrente Albachiara sull’Aurelia, nel territorio di Sarzana.
La donna, di professione portalettere, stava rientrando a casa nel primo pomeriggio durante un diluvio. Pur procedendo a velocità moderata a causa della visibilità ridotta, come è stato dimostrato dalle perizie e dalle immagini riprese da alcune telecamere, ha perso il controllo del motociclo centrando la spalliera di protezione che ha ceduto. La donna cadde nel torrente in piena e morì per annegamento. Il suo corpo è stato trascinato dalla corrente e ritrovato qualche giorno dopo sulla spiaggia di Marina di Carrara.
Per la tragedia un dirigente del Comune di Sarzana, il dottor Giovanni Mugnani, è stato rinviato a giudizio dal giudice per l’udienza preliminare Marinella Acerbi prosciogliendo gli altri tre indagati Franco Talevi, Stefano Mugnaini e Andrea Donati tutti dirigenti e funzionari del Comune di Sarzana tutti accusati di omicidio colposo nell’ambito delle indagini condotte dal sostituto procuratore Claudia Merlino. Approvando inoltre a costituzione di parte civile della sorella, del cognato e dei nipoti della Bongiorni, tutti assistiti dall’avvocato Alessandro Silvestri del foro spezzino. Secondo l’accusa, al momento della collisione dello scooter quel parapetto “non aveva alcuna capacità contenitiva” in quanto non era collegato al montante del guard rail metallico posto a bordo ponte, ma anche perché il pilastro in calcestruzzo del parapetto “era gravemente lesionato e di fatto composto da due parti strutturalmente separate e appoggiate una sull’altra”.
La donna era molto conosciuta a Castelnuono Magra dove era cresciuta e risiedeva ma anche nel territorio sarzanese dove svolgeva la professione di portalettere. Una tragedia assurda avvenuta a metà pomeriggio quando una tempesta di pioggia la colse mentre stava dirigendosi a casa. Sull’Aurelia, in un tratto percorso migliaia di volte, a causa della pioggia non ha completato la semicurva finendo contro il parapetto del torrente che ha ceduto di schianto.
Massimo Merluzzi