
La nostra cronista nel luogo della rissa
Sarzana (La Spezia), 16 giugno 2021 - Venerdì notte, in piazza Garibaldi, tra il monumento e le aiuole lato giardini, due ragazzi a torso nudo se la sono date di santa ragione. Intorno decine di persone che osservano e riprendono la scena con lo smartphone, qualcuno poi ha avuto la brillante idea di pubblicare un estratto del video sui social. Da qualche giorno quella ripresa si sta diffondendo in rete su pagine e canali come ”Welcome to Favelas”, contribuendo ad alimentare la convinzione comune che Sarzana sia il nuovo Bronx. Nello specifico, il dito dell’opinione pubblica è puntato sulla centralissima piazza Garibaldi, sugli esercenti che hanno lì la propria attività e sulla moltitudine di ragazzi che la frequentano in orario serale.
Che piazza Garibaldi sia una delle sedi prescelte da giovani e giovanissimi per trascorrere le nottate dei propri weekend non è una novità, così come non lo è il fatto che qualche testa calda, in preda ai fumi dell’alcool, decida di dare sfoggio della sua virilità, a scapito della stragrande maggioranza dei propri coetanei. "Ero dentro al bar – ha commentato Lele Sun, titolare del Caffè del Teatro – quindi non ho visto direttamente la scena. Sicuramente la mezzanotte era passata perché ricordo che eravamo ancora aperti, ma che da lì a poco avremo chiuso. Mi è stato riferito che i protagonisti della scazzottata facevano parte di due diversi gruppi, uno di Sarzana e uno di fuori: probabilmente qualche vecchio dissapore deve essere culminato proprio quella sera, quando dopo tanto tempo i due gruppi si sono rincontrati, purtroppo proprio in questa bellissima piazza". A confermare che il fatto sia avvenuto il venerdì sera e non durante la notte tra sabato e domenica, anche un’altra titolare di un’attività che affaccia su piazza Garibaldi. "È inutile raccontarsela – racconta un’esercente – in questa piazza che secondo me è la più bella e viva del centro questi problemi non sono nuovi. Tuttavia, posso assicurare che i ragazzi, molti dei quali sono davvero giovanissimi, sono troppo spesso ubriachi persi. Credo che se chi gestisce un bar prima di dare cocktail a chiunque si facesse due domande, il problema potrebbe in parte essere contenuto. Poi se si sa che in questa zona spesso si oltrepassa il limite, serve una linea per scoraggiare questi fenomeni e una sorta di coprifuoco che sancisca lo stop alla vendita di alcolici. Quella sera in piazza non c’era nemmeno una pattuglia".
Pareri concordi sia sulla dinamica che sulla necessità della presenza di un presidio delle forze dell’ordine, qualcuno chiede persino l’installazione di telecamere ben visibili nella piazza, per cercare non tanto di individuare i responsabili, anche se sarebbe auspicabile, ma per scoraggiare certi comportamenti. "Noi eravamo già chiusi – aggiunge un dipendente della Cremerie delle Gardenie – però che la situazione di sera sia piuttosto movimentata ne siamo più che consci. Lunedì mattina alle 7 una mia collega si è ritrovata una pozza di vomito in mezzo ai nostri tavoli che h dovuto pul ire prima di aprire al pubblico. Vicino delle bottiglie di vetro, e bicchieri. È tutt’altro che piacevole. C’è però un altro aspetto, non di poco conto, ed è quello della responsabilità: secondo gli esercenti i ragazzi che oltrepassano il limite, non sono quelli che consumano seduti ad un tavolo, ma coloro che si portano "il beverone" da casa. "Ho un bar e rispetto le regole – ha concluso Lele Sun- io mio lavoro è dare da bere alla gente. Se qualcuno non si regge in piedi o entra per fare casino io lo accompagno all’uscita come è giusto che sia. Ma che responsabilità possiamo avere noi titolari di bar di ciò che succede nella nostra area quando noi abbiamo già chiuso?".