
Utenti alle prese con i cassonetto ’intelligenti’ da aprire con una card nominativa
Sarzana, 12 novembre 2021 - «Buongiorno, vorrei avere informazioni sulla card necessaria per poter conferire i rifiuti nelle isole zonali, dato che abito nella periferia di Sarzana. C'è bisogno di prenotarla o è già disponibile?". "Salve! Per avere tutte le informazioni necessarie deve recarsi al nuovo punto Iren di via XX Settembre 63, aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.30 e il sabato dalle 8.30 alle 12.30". "Quindi devo andare lì per sapere qualcosa?". "Sì, arrivederci".
Questo è il nostro colloquio di ieri mattina con un operatore del numero verde che Iren ex Acam Ambiente mette a disposizione per informazioni, richieste e segnalazioni sul servizio di raccolta e igiene urbana. Ma di informazioni, al di là degli orari di attività dello sportello sarzanese di via XX Settembre che già conoscevamo, non ne vengono fornite: dopo oltre un anno e mezzo di pandemia in cui si è insegnato alle persone a fare tutto ciò che è possibile da remoto, via telefono o computer, ancora occorre affollare un ufficio di persona per delle semplici informazioni.
La rivoluzione sul sistema di raccolta rifiuti a Sarzana è iniziata circa un mese fa e, come spesso accade quando viene introdotta una novità, non è stata accolta da tutti di buon grado, utenti e politici stanno sollevando più d’una polemica. Il nuovo sistema stravolge le abitudini per gli abitanti del centro storico e di Falcinello che, da lunedì 15 novembre, non potranno più usufruire del servizio porta a porta, ma dovranno necessariamente conferire l’immondizia, debitamente differenziata, nelle isole zonali di San Francesco, porta Parma e porta Romana. Per chi risiede negli altri quartieri, le isole zonali saranno soltanto un ’servizio integrativo’ dal momento che il porta a porta continuerà ad esistere.
Le criticità sollevate dall’utenza sono più d’una: inizialmente si è puntato il dito sulla scelta della posizione in cui sono state collocate le nuove eco-isole; poi la polemica si è spostata sulla distanza che un cittadino che risiede in prossimità del centro storico, ad esempio a Porta Parma fuori dalle mura, deve percorrere perché non può conferire la propria spazzatura nei bidoni posizionati in piazza, riservati ai residenti del centro storico, ma soltanto in quelli periferici. Questo problema si è fatto sentire in particolare nell’ultima settimana quando, a seguito di un legittimo sciopero degli operatori che si occupano di ritirare i rifiuti, i sacchi dell’immondizia sono rimasti fuori dalle porte di casa. C’è chi per presa di posizione ha deciso di lasciarli dov’erano in attesa che qualcuno li raccogliesse, perché, servizio o disservizio, "la Tari i cittadini la pagano sia che abitino in centro che in altri quartieri". Qualcuno avrebbe voluto portare il pattume alle isole zonali ma per poter aprire i cassonetti è necessario possedere una card nominale. E qui si è presentata la difficoltà dell’ottenere informazioni di orientamento via telefono, senza la necessità di recarsi di persona allo sportello Iren di via XX Settembre. Alcuni utenti hanno infatti riferito che le card per gli abitanti della periferia – da ritirare allo sportello – non sarebbero ancora disponibili. Agli abitanti del centro storico sono state invece consegnate direttamente a casa.
Elena Sacchelli