"Ricordare Paolino Ranieri a Sarzana: la proposta della sindaca"

Proposta della sindaca Ponzanelli di intitolare il Museo Audiovisivo della Resistenza a Paolino Ranieri, storico sindaco cittadino, riapre il dibattito sulla necessità di ricordare le radici e le origini della città. La memoria non deve essere cancellata.

"Ricordare Ranieri?. Sì, ma nella sua città"

"Ricordare Ranieri?. Sì, ma nella sua città"

La storia deve rimanere legata alle sue radici e alle origini. La proposta lanciata dalla sindaca Cristina Ponzanelli di intitolare a Paolino Ranieri il Museo Audiovisivo della Resistenza, ha inevitabilmente aperto il dibattito. Dopo le contrarietà espresse da Anpi, l’associazione dei partigiani, anche Giovanni Destri coordinatore cittadino di Italia Viva ha detto ’no’ alla proposta della prima cittadina, rimarcando la necessità di ricordare Ranieri nella sua città. "Paolino era un sarzanese – ha spiegato Giovanni Destri – e il luogo che lo ricorda deve essere quindi a Sarzana. Si prenda il tempo necessario e si condivida tutti assieme un percorso che porti a raggiungere questo obiettivo. Una città è fatta di aree residenziali, zone industriali e commerciali; la maggior parte dell’area di una città è occupata da case, vie, strade e aree verdi, qualche volta da laghi e fiumi, ma soprattutto è fatta di storia e di memoria. Sarzana non è un’eccezione. Evidentemente, però, la nostra storia è oggi sotto esame e la memoria tende ad essere cancellata e sostituita".

Il nome dello storico sindaco cittadino è tornato di attualità, a 13 anni dalla scomparsa, in occasione della volontà di intitolare il Vecchio Mercato di piazza Terzi. Alla proposta di legarlo a Paolino Ranieri l’amministrazione comunale ha risposto con Giuliano Tori il dirigente che ha fatto conoscere l’hockey a Sarzana. Ma nei giorni scorsi la prima cittadina Cristina Ponzanelli ha lanciato l’idea di legare il nome di Paolino al Museo Audiovisivo della Resistenza chiedendo la riunione dei soci del Museo delle Prade di proprietà del Comune di Sarzana.

m.m.