
Riconoscimento alla sagra dell’uva. La kermesse entra nell’albo delle manifestazioni “autentiche”
La sagra dell’uva di Vezzano si è meritata il certificato di autenticità, un ambito riconoscimento a livello regionale, conferito agli eventi radicati ai luoghi, dove protagoniste sono le persone e che hanno segnato la storia di un territorio, ma la loro fama ha superato le mura ed è arrivata ovunque. Solo la sagra dell’uva di Vezzano e Pitei ‘n cantina sono rientrate nell’albo delle 33 manifestazioni autentiche liguri e si sono fregiate di questa ‘medaglia’ nel comprensorio spezzino, con le rispettive Pro Loco a cui va il plauso per aver mantenuto questi appuntamenti con energia e determinazione, e tanta fatica, nel corso degli anni. Eventi doc che durano da mezzo secolo e che hanno visto avvicendarsi le generazioni, dove adulti e piccoli, famiglie intere sono impegnate nel successo della festa.
Quest’anno la sagra dell’uva raggiungerà la cinquantanovesima edizione, sempre indissolubilmente legata al Palio dei Rioni che si contendono il famoso ’strazo’ affrontando numerose prove come gli addobbi sul tema della vendemmia e del mondo contadino, la sfilata in costume, la disfida in dialetto e la conclusiva e emozionante Gara dei Vendemmiatori che vede i Rioni impegnati nella pigiatura dell’uva con i piedi, una gara faticosa ma che lascia tutti con il fiato sospeso. Una soddisfazione per tutti, il sindaco Massimo Bertoni ha commentato con gioia la conquista del ‘patentino’, i Comuni infatti con le Pro Loco si impegnano alla realizzazione della festa, in ogni dettaglio, e mantengono vive le tradizioni: "Per noi resta l’avvenimento con continuità più importante e abbiamo ritenuto conveniente per la festa stessa evidenziarla".
La sagra vezzanese è nata nel 1961, dall’idea del cavaliere Romualdo Musso, e ben presto diventò un appuntamento annuale che ha avuto un fermo durante il Covid pe poi ripartire ancora più carica: "Allora per promuovere la festa – racconta Nadia Ferdeghini presidente della Pro Loco di Vezzano – un gruppo di ragazze, tutte vestite allo stesso modo, con la paniera piena di uva in testa andarono a Fornola e un altro gruppo a Buonviaggio, un altro gruppo ancora andò a Spezia per invitare le persone a venire alla sagra. Il riconoscimento che ci è arrivato ci sprona ad andare avanti a far conoscere il nostro paese e le nostre tradizioni" . Una ‘medaglia’ che si aggiunge a quella di qualità già conferita alla sagra dell’uva dall’Unpli, l’unione delle pro loco d’Italia.
Cristina Guala