
La visita di don Tommaso al centro sanitario
Santo Stefano Magra (La Spezia), 25 agosto 2025 – Il Madagascar non è poi così lontano da Ponzano Madonnetta. Partendo dalla frazione del Comune di Santo Stefano Magra oltre 50 anni fa suor Elide Capetta, originaria proprio del paese santostefanese, si unì alle Piccole Figlie del Sacro Cuore di Gesù per dare il via a tante missioni umanitarie rivolte alla popolazione dell’isola africana dell’Oceano Indiano. Nel segno tracciato da suor Elide don Tommaso Fasoli che guida la parrocchia di Ponzano Madonnetta insieme ai medici Massimiliano Leoni e Alice Parma che frequentano la comunità religiosa sono partiti per l’isola in una sorta di continuità con il passato e per uno scambio di cortesia nei riguardi delle suore di origine malgascia che in più occasioni si sono messe al servizio della comunità ponzanese.
Il sacerdote e i due medici accompagnati dai loro figli Luca e Elena hanno raggiunto un centro medico fondato e gestito dalle Piccole Figlie del Sacro Cuore di Gesù ad Ambondromamy, località che dista 400 chilometri a nord della capitale Antananarivo. Un punto di riferimento prezioso in grado di fornire istruzione ai bambini ma anche accogliere le persone malate oppure occuparsi della distribuzione di farmaci. E proprio la presenza di due medici in un attimo si è sparsa nel paese e centinaia di pazienti, molti dei quali arrivati a piedi dopo ore di cammino, si sono sottoposti alle cure di Massimiliano e Alice. Tra questi purtroppo tanti pazienti colpiti da gravi forme di malnutrizione, patologie trascurate e mamme con bambini neonati già sofferenti. “In questi giorni missionari – ha raccontato don Tommaso – siamo stati accompagnati da un sentimento di impotenza, di fronte a un contesto così ampio e complesso, nella consapevolezza di quanto poco il nostro piccolo aiuto potesse influire sulla vita delle persone incontrate e delle loro famiglie. Ma anche dalla convinzione di come siano necessari gesti di amore gratuito”.

I missionari hanno poi partecipato alla celebrazione della messa nella comunità di Akamasoa officiata all’interno di un palazzetto alla quale hanno partecipato circa ottomila persone e nella circostanza sono stati amministrati centotrenta battesimi. Il lungo viaggio si è quindi completato nella missione di Moramanga, a nord della Antananarivo, fondata e costruita proprio da suor Elide Capetta.
“Il servizio umile e semplice delle suore – ha concluso don Tommaso – che si fanno davvero piccole con i piccoli, ha mostrato come l’inizio di un vero annuncio della fede in quelle terre passi anzitutto attraverso il rapporto umano con le persone, in un servizio di carità e nella formazione culturale, dimensioni entrambe fondamentali”.