
Anna Maria Maffei
Sarzana (La Spezia), 12 agosto 2021 - Prima di tutto le buone maniere. Seguendo l’usanza tipica dei paesi non c’è lutto che non vada rispettato, magari con una visita alla famiglia, la partecipazione al funerale oppure una lettera per esprimere le sentite condoglianze. Un gesto di rispetto che vale per tutti: dalla vicina di casa, al parente, amico ma anche per la Regina. E così ha fatto la signora Anna Maria Maffei, quasi coetanea anche se più giovane di sua Maestà Elizabeth, quando la regina d’Inghilterra è rimasta vedova e questo gesto così gentile e affettuoso è stato molto apprezzato a Buckingham Palace tanto che nei giorni scorsi è arrivata una lettera di ringraziamento. La signora Anna Maria stentava a crederci quando il postino le ha consegnato l’elegante busta contenente poche righe di ringraziamento che esprimono la classe infinita della Regina e ovviamente l’attenzione di tutta la sua corte anche ai piccoli particolari. La lettera partita da Sarzana è stata scritta in inglese grazie all’aiuto della nipote Beatrice che ha voluto accontentare l’arzilla nonnina nella strana, ma molto sentita, richiesta.
«Quando ho visto la Regina - spiega Anna Maria - ho rivissuto lo stesso dolore che ho provato quando se ne è andato mio marito Franco Rinaldi. Avevamo appena festeggiato i 67 anni di matrimonio nel 2017 e il giorno successivo si è spento all’improvviso. Nel vedere le immagini televisive di Elisabetta così sola sulla panca, rigida nel protocollo tanto da non poter neppure versare una lacrima mi sono emozionata e ho voluto starle vicino". Anna Maria ha appena compiuto 89 anni lo scorso 14 luglio e vive in un appartamento nella zona dello stadio comunale di Sarzana. Abita sola ma riceve la visita dei famigliari e proprio dopo il funerale seguito in televisione ha chiesto aiuto alla nipote Beatrice. "Ho trovato una poesia di Sant’Agostino - continua - aprendo un libro. E quelle parole del titolo 'Se mi ami non piangere' mi hanno così emozionato che ho voluto dedicarle a Elisabetta. Per me in quel momento non era la Regina di Inghilterra ma una donna che stava soffrendo in silenzio senza neppure la vicinanza dei propri cari. In questa poesia trovo conforto nel mio dolore e così le ho scritto, grazie alla traduzione di mia nipote, che avrebbe fatto bene anche a lei". Qualche giorno fa il postino ha suonato in via Villefranche consegnando alla signora Anna Maria una busta molto raffinata e con grande stupore, una volta aperta, ha trovato la foto di Filippo e tre righe con le quali Elisabetta ha ringraziato sinceramente per le gentili parole nel ricordo del marito.
Massimo Merluzzi