"Regalare gli ulivi alla scuola è solo ecologismo di facciata"

Le associazioni ambientaliste criticano la sostituzione di alberi con un biodigestore a Saliceti, definendo l'azione di Iren come greenwashing e denunciando potenziali rischi ambientali. Chiedono maggiore trasparenza e coinvolgimento della comunità.

"Regalare gli ulivi alla scuola è solo ecologismo di facciata"

"Regalare gli ulivi alla scuola è solo ecologismo di facciata"

"Espiantare alberi e sostituirli con una colata di cemento delle dimensioni di sei campi da calcio per realizzare un biodigestore al servizio di tutto il Levante ligure è uno scempio ambientale che non trova giustificazione. Farne un evento pubblico è una presa in giro nei confronti dei cittadini e degli studenti che frequentano l’stituto". E’ il giudizio, tagliente, che i Comitati No biodigestore Saliceti, Sarzana che Botta, Acqua bene comune, Cittadinanza attiva e Italia Nostra danno sul fatto che Iren abbia donato al Parentucelli Arzelà di Sarzana (nella foto) 30 ulivi dei 200 espiantati a Saliceti per fare spazio all’impianto di trattamento della frazione umida dei rifiuti.

"Donare gli ulivi, darne visibilità con una iniziativa pubblica, è il modo per far passare l’idea che l’impianto progettato da Iren a Saliceti sarà ambientalmente sostenibile – sostengono le associazioni –. È la tipica pratica di greenwashing, ecologismo di facciata. Una strategia comunicativa per distogliere l’attenzione dai reali rischi che si avranno per la realizzazione del biodigestore". Secondo le associazioni "l’impianto sorgerà sopra le falde acquifere, attiguo al Parco Magra e all’area protetta Natura 2000, una zona ricca di biodiversità. Dai camini alti 30 metri usciranno odori e sostanze percepibili a chilometri di distanza. I ragazzi che frequentano l’Istituto sono adeguatamente informati? Sanno che l’impianto è stato bocciato dall’Autorità nazionale anticorruzione) ed è all’attenzione della Commissione petizioni dell’Unione Europea? Per riequilibrare un’informazione di parte abbiamo chiesto all’Istituto di poter avere un confronto con gli studenti e gli insegnanti. Siamo disposti anche a un confronto con l’azienda su basi scientifiche".