Nostalgia da ’Crocifissione’: "Il Brueghel tornerà a casa". Il recupero della celebre tela come obiettivo di fine mandato

Montebello nei giorni scorsi si è confrontato con i cittadini durante un’assemblea pubblica. E ha fissato un incontro con la Soprintendenza per discutere sulle misure di sicurezza.

Nostalgia da ’Crocifissione’: "Il Brueghel tornerà a casa". Il recupero della celebre tela come obiettivo di fine mandato
Nostalgia da ’Crocifissione’: "Il Brueghel tornerà a casa". Il recupero della celebre tela come obiettivo di fine mandato

Per il momento il prezioso quadro tornerà al sicuro nella disponibilità dei carabinieri ma il paese lo sta richiedendo indietro, per riportarlo nella sua casa di Castelnuovo Magra da dove manca da marzo 2019, quando venne salvato da un clamoroso tentativo di furto. Un furto fallito grazie a una azione coordinata tra forze dell’ordine e poche fidate persone tra le quali il parroco della chiesa di Santa Maria Maddalena e il sindaco. L’obiettivo fissato è riaverlo entro la prossima primavera. Nei mesi scorsi il quadro ’La Crocifissione di Cristo’ di Pieter Brueghel il Giovane, per anni conservato nella chiesa del borgo collinare castelnovese, è stato uno dei pezzi pregiati della mostra allestita al museo Lia di Spezia curata da Valentina Tonini della Soprintendenza di Genova La Spezia e Martina Avogrado, della Soprintendenza di Savona e Imperia. Esposizione che ha registrato oltre 5 mila visitatori.

I tesori esposti riprenderanno tutti la via di casa tranne, appunto, ’La Crocifissione di Cristo’ che non può tornare a Castelnuovo Magra senza adeguate garanzie dopo il furto andato a segno negli anni Ottanta e l’azione mirata ma fallita a marzo di quattro anni fa. Nel primo caso l’opera venne poi ritrovata a Genova, nell’altro a finire nelle mani dei ladri è stato un poster sistemato nella teca blindata all’interno della chiesa in attesa dell’atteso raid. Ora, dicevamo, i castelnovesi rivogliono indietro il capolavoro. E il sindaco Daniele Montebello ha già fissato un incontro con la Soprintendenza per discutere su come riportare a casa il quadro, garantendo un adeguato sistema di protezione. Un impegno preso nei confronti dei castelnovesi e ribadito nelle sere scorse durante un’assemblea. "Dovevamo discutere sulla nuova toponomastica – riferisce il primo cittadino – ma le domande dei residenti del borgo riguardavano soprattutto il destino del Brueghel. Ho confermato il nostro impegno per riaverlo in tempi brevi e mi piacerebbe che fosse possibile prima della scadenza del mio secondo mandato da primo cittadino, fissata per la prossima primavera. Sarebbe un regalo e una bella conclusione dopo dieci anni da sindaco". A dare manforte al sindaco non ci sarà parroco Alessandro Chiantaretto che da qualche settimana si è trasferito in Germania. "Ma la sua partecipazione e collaborazione – prosegue Montebello – di certo non verranno meno. Ci stiamo muovendo per riportare il dipinto a casa e come Comune daremo il massimo supporto alla Curia per l’acquisto e allestimento di un locale idoneo per custodirlo. Dopo qullo che è accaduto quattro anni fa dobbiamo rivedere la collocazione". Il furto del falso quadro avvenne all’ora di pranzo. Essendo atteso da giorni, nessuno mosse un passo per impedirlo, pur sentendo i colpi di mazza che sfondavano la teca e la successiva fuga con tanto di abbattimento di alcune transenne. Un’azione indisturbata che però avrebbe potuto essere ostacolata con chissà quali conseguenze. "Dovrà essere sistemato in un luogo sicuro – conclude Daniele Montebello –- e allo stesso tempo essere visitabile da tutti".

Massimo Merluzzi