
I moschetti ritrovati dentro la cisterna
Sarzana, 30 marzo 2021 - Due moschetti e circa 200 munizioni con caricatori, nascosti in una valigetta e risalenti alla seconda guerra mondiale, sono stati trovati al Teatro degli Impavidi. La scoperta è avvenuta domenica durante uno dei tanti interventi di manutenzione predisposti all’interno del teatro. I lavori in atto sono finalizzati a verificare la possibilità di realizzazione di un impianto geotermico. In pratica, un sistema di climatizzazione che sfrutti il pozzo - cisterna che si trova sotto al palco come sorgente geotermica a temperatura costante, consentendo l’efficientamento energetico della climatizzazione del teatro. Un intervento eventualmente finanziabile in futuro grazie ai fondi del Recovery Plan con l’obbiettivo di ampliare la fruibilità del teatro anche durante l’estate. L’ingegnere incaricato del progetto, Jonatan Arrighi, ha chiesto di valutare la sorgente con uno studio che il comune ha affidato al geologo Carlo Malgarotto. Nella scorsa settimana si è proceduto a verificare geometria e portate del pozzo e domenica era stata fissata un’indagine esplorativa della struttura ad opera del Gruppo speleologico Lunense. Sopralluogo che ha appunto portato al ritrovamento delle armi, a circa 10 metri di profondità.
Dopo la scoperta delle armi è partita la segnalazione alle autorità e nella zona sono intervenuti personale del locale commissariato e agenti della polizia municipale. Per sicurezza è stato chiesto anche l’intervento degli artificieri ma il materiale ritrovato è stato ritenuto non pericoloso. Moschetti e munizioni sono stati posti sotto sequestro e allontanati dal teatro: per garantirne lo stato di conservazione i fucili sono stati posizionati in un contenitore con dell’acqua. Il sindaco Cristina Ponzanelli spiega perché per il teatro è stato investito tanto e perchè il Comune continuerà a farlo: "Da una parte abbiamo scelto di non cercare scorciatoie sulla sicurezza dall’altra perchè crediamo nel valore di investire su quello che si è mostrato essere un autentico motore culturale della città e dell’intero territorio. Sperando che tutti i templi della cultura del nostro Paese possano tornare ad alzare i loro sipari quanto prima". Andrea Cerri, presidente dell’associazione culturale Gli Scarti che gestisce il teatro sostiene che "come gestori abbiamo cercato di sfruttare la chiusura per migliorare il teatro per essere pronti a ripartire appena possibile. Grazie alla stretta collaborazione con l’amministrazione comunale e all’impegno del direttore tecnico del teatro Daniele Passeri, siamo riusciti anche a intercettare alcuni bandi di finanziamento regionali e statali per sostenere i costi degli investimenti, rendendo il teatro degli Impavidi uno dei teatri storici più sicuri e all’avanguardia del nostro Paese. L’ultimo ritrovamento di armi ci dimostra ancora una volta come il teatro, seppur chiuso, non finisca mai di stupire e come sia intimamente legato alla storia della sua città".
Carlo Galazzo