
Rocky deve uscire dal canile: è il momento che anche a lui venga concessa l’opportunità unica nella vita di vivere in una casa vera
Rocky deve uscire dal canile. Proprio così, senza mezzi termini. Sì, perché questo bellissimo esemplare incrocio pitbull - di taglia media e di undici anni – che del celebre pugile di Philadelphia porta il nome, proprio come lui, per anni – ne sono passati già 4 dal suo ingresso al canile – è riuscito a tenere testa, senza mollare mai, a una vita che proprio non gli appartiene e non accetta: rinchiuso in un box, circondato da altri cani. Un’esistenza che non appartiene a nessun cane per la verità, ma che a lui, in particolare, sta creando grande disagio e tantissima sofferenza. Per anni, Rocky ha saputo reggere il confronto non con un campione di pesi massimi di boxe, certo, ma facendo lo stesso a pugni, tutti i giorni, sul ring della vita, senza vincere mai: senza che nessuno mai lo vedesse. Mai lo notasse, chiuso nella sua corazza di corto pelo nero, che si sta facendo brizzolato con il passare degli anni; in una gabbia. Ora, però, è arrivato il momento che anche a lui venga concessa quell’opportunità unica nella vita: vivere in una casa vera, circondato dal calore di una famiglia o di un singolo proprietario. Rocky infatti – fanno sapere i volontari dell’associazione L’impronta che di lui si prendono cura – proprio a causa del disagio che prova ha cominciato ad assumere comportamenti disfunzionali, come quello di ingurgitare oggetti non commestibili rischiando la vita. Quanto a carattere, Rocky è un cagnolone che si dimostra sempre molto bravo con tutti gli amici umani che incontra, persino al primo approccio: gli piace godere della loro compagnia (ma rigorosamente alla larga da altri cani o gatti) e, magari, ricevere un bel kong ripieno da sbaffarsi in tutto relax.
Alma Martina Poggi