REDAZIONE SARZANA

La magica biodiversità della piana del Magra. Lupo e cicogna nera tra i nostri vicini di casa

La conferma dai primi studi svolti grazie al progetto VaRiA-BioMa promosso dal Parco. Gli esperti: "La convivenza è possibile"

La conferma dai primi studi svolti grazie al progetto VaRiA-BioMa promosso dal Parco. Gli esperti: "La convivenza è possibile"

La conferma dai primi studi svolti grazie al progetto VaRiA-BioMa promosso dal Parco. Gli esperti: "La convivenza è possibile"

È ufficiale. Il lupo frequenta Marinella di Sarzana. Si sospettava, ora se ne ha la certezza. A darla sono le riprese delle fototrappole installate nella tenuta. Le immagini, chiare e inequivocabili, sono state proiettate mercoledì, nella sala consiliare del palazzo comunale di Sarzana, in occasione dell’incontro “Biodiversità, monitoraggio e coesistenza: un convegno per approfondire lo stato della Piana del Magra e della fauna ligure” organizzato dal Parco di Montemarcello Magra Vara nell’ambito del progetto di valorizzazione e ripristino ambientale della biodiversità di Marinella (VaRiA-BioMa). Il progetto, della durata di venti mesi, è partito lo scorso ottobre per raccogliere informazioni e dati su habitat e specie che popolano la piana sarzanese, sulla base dei quali elaborare strategie di gestione del territorio che coniughino sviluppo economico e tutela ambientale.

"Non sorprende la presenza del lupo a Marinella – ha affermato Dario Ottonello, ricercatore Arpal – perché dai monitoraggi degli ultimi anni in Liguria si rileva una presenza ormai diffusa anche nelle zone costiere. Ma qui non avevamo mai ricevuto segnalazioni di avvistamenti o di aggressioni". Difficile dire se siano stanziali o di passaggio, considerato che un lupo può percorrere anche a 50 km in un giorno. C’è da aver paura? "Non lasciamoci influenzare da false credenze o inutili allarmismi – ha sottolineato Giovanni Maceli della Direzione generale agricoltura, aree protette e natura della Regione Liguria –. Il lupo è un animale schivo. Per lui l’uomo non è un nemico e, se può, lo evita. Certo vale la pena prendere alcune precauzioni. Per esempio non dargli da mangiare né direttamente né indirettamente lasciando cibo per altri animali randagi come gatti e cani. E se si hanno animali domestici abituati a stare nel giardino di casa o nei dintorni, evitare di lascarli incustoditi o non protetti, specie di notte". E in caso di incontro ravvicinato? "Se si avvista un lupo - raccomanda Maceli - la prima regola è restare fermi senza far rumore finché non si allontana. Se, invece, ce lo si trova di fronte, meglio posizionarsi in modo da lasciargli sempre una via di fuga, allargare le braccia e fare molto rumore, urlando a voce alta o sbattendo oggetti in modo da apparire più grande e minaccioso".

Ma il lupo non è l’unica novità tra le specie rilevate dai monitoraggi in corso del progetto VaRiA-BioMa. C’è anche la rara e bellissima cicogna nera. "Dall’avvio del progetto ad oggi – hanno precisato Alessandro Sergenti e Simone Luccini, ricercatori di ENVIarea, società di ingegneria ambientale coinvolta nel progetto del Parco - abbiamo raccolto 2056 segnalazioni e rilevato 109 specie. Ma sappiamo che c’è ancora tanto da scoprire". A fare gli onori di casa al convegno è stata Eleonora Landini, presidente del Parco Montemarcello Magra Vara, affiancata da Paola Carnevali, direttrice scientifica di Arpal, e daFabio Giacomazzi, tecnico coordinatore per i Piani di gestione del Parco.

Alina Lombardo