
Imu, Tari e contravvenzioni: il Comune batte cassa per 10 milioni
ll Comune di Santo Stefano Magra batte cassa nella speranza, molto difficile, di recuperare una parte del credito milionario che dovrebbe già aver incassato a partire da oltre 20 anni fa. Dieci milioni di euro di Imu e Tari e contravvenzioni per le violazioni al codice della strada e altri balzelli che non sono andati in prescrizione qualora gli uffici periodicamente abbiano inviato ai debitori i solleciti di pagamento. Il consiglio comunale ha approvato con voto anche del rappresentante dell’opposizione Emanuele Cucchi, l’adozione delle misure disposte dal Governo di stralcio parziale e definizione agevolata. Sulla base di questo procedimento le somme dovute dai cittadini e affidate alla riscossione dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2015 di importo residuo fino a mille euro verranno decurtate delle sanzioni e degli interessi, compresi quelli di mora. Per i debiti superiori a 1000 euro affidati alla riscossione dal 1 gennaio 2000 al 30 giugno 2022 il cittadino non in regola potrà versare solo l’importo del debito residuo senza corrispondere le sanzioni, gli interessi, la mora, e l’aggio. Diverso invece il trattamento per le contravvenzioni stradali: si potrà definire il debito senza il pagamento degli interessi e dell’aggio. Verrà concessa la possibilità di pagare in una sola soluzione oppure in un massimo di 18 rate a cadenza trimestrale. La linea presentata dalla sindaca Paola Sisti oltre al via libera della maggioranza ha trovato l’approvazione di Emanuele Cucchi mentre gli altri colleghi dell’opposizione si sono astenuti. "Credo sia doveroso - ha motivato il voto Emanuele Cucchi - andare incontro ai concittadini che hanno riscontrato difficoltà economiche e non sono riusciti a pagare quanto dovuto al Comune e che hanno la volontà di regolarizzare la loro posizione. Inoltre in questo modo si cercherà di recuperare quanto meno una parte del credito di difficile riscossione evitando lunghe ed incerte azioni esecutive".
m.m.