ELENA SACCHELLI
Cronaca

Ironica inaugurazione del ponte: taglio del nastro… per protesta. L’infrastruttura ancora non c’è

L’iniziativa del Pci per sottolineare i ritardi in via Falcinello che l’amministrazione ha già ammesso. E Federica Giorgi dei Cinque stelle incalza: “I cittadini meritano rispetto, non disagi continui”

Il taglio del nastro "simbolico"

Il taglio del nastro "simbolico"

Satrzana (La Spezia), 12 giugno 2025 – “Dov’è il ponte?”. A unirsi alla protesta dei residenti di via Falcinello, viale Alfieri, via Paradiso e via Villefranche, che lo scorso sabato mattina hanno organizzato un sit-in di protesta per il ritardo, di almeno quattro mesi, sulla consegna del ponte di via Falcinello, sono la coordinatrice provinciale del Movimento 5 Stelle Federica Giorgi e la sezione sarzanese del Pci.

“I cittadini costretti da nove mesi a convivere con un cantiere fermo e un’opera pubblica non ancora conclusa meritano rispetto, non disagi continui – esordisce l’ex consigliera pentastellata Federica Giorgi - Il ponte sul Calcandola doveva essere pronto per il 7 giugno 2025, come indicato nel cartello di cantiere. E invece, come confermato recentemente in consiglio comunale, l’ennesimo rinvio fa slittare la riapertura al prossimo autunno”. Un ritardo che, come dettagliato dall’assessore alle opere pubbliche Giorgio Borrini è stato in gran parte dettato dal maltempo e in misura minore dal ritardo nella consegna di materiali, ricordando anche come la sospensione dei lavori per condizioni avverse sia una decisione tecnica presa da chi ha le competenze per farlo e non politica.

Giustificazioni ritenute tuttavia insufficienti da Matteo Bellegoni (Pci) specialmente perché arrivate “solo al mancato rispetto del termine dei lavori senza una comunicazione trasparente nei mesi precedenti nei confronti di una comunità che da oltre due anni convive con un’infrastruttura incompleta, con accessi difficoltosi, percorsi alternativi insicuri e servizi penalizzati che la costringono a vivere in una condizione permanente di disagio”. Per la coordinatrice provinciale del Movimento 5 Stelle a peggiorare una situazione già di per se critica è “l’assenza totale di una viabilità alternativa regolamentata”.

“Le auto che, a causa della chiusura del ponte, devono raggiungere il centro cittadino, si riversano su via Turì – spiega Federica Giorgi -. Una strada stretta e a doppio senso che ha visto un aumento esponenziale del traffico senza alcun intervento di segnaletica o regolazione. Per questo oltre a chiedere con fermezza che venga reso pubblico un cronoprogramma vincolante per la conclusione dei lavori e una rendicontazione trasparente sui motivi dei ritardi e sulla gestione dell’appalto, rendiamo nota la necessità dell’immediata messa in sicurezza di via Turì, con segnaletica di precedenza e regolazione della circolazione”. Allo stesso modo la sezione sarzanese del Pci, che sabato pomeriggio, con una delegazione, si è recata nel cantiere del ponte di via Falcinello per tagliare ironicamente il nastro chiede a gran voce “rispetto per i cittadini e l’impegno a portare a termine un’opera che, come altre, troppe del nostro territorio, è stata gestita con superficialità”.