ELENA SACCHELLI
Cronaca

Il ritorno all’amore per la terra “Muschio” tra natura e cultura

Silvia Mele e Giorgio Partesana hanno lasciato Milano per aprire la loro piccola azienda agricola a Falcinello

Il ritorno all’amore per la terra  “Muschio” tra natura e cultura

Il ritorno all’amore per la terra “Muschio” tra natura e cultura

Hanno lasciato Milano nel 2020, nell’anno caratterizzato dalla pandemia da coronavirus, per dare una svolta alla loro vita e hanno deciso di trasferirsi nelle colline sarzanesi, per l’esattezza nella frazione di Falcinello. Lì, in quel contesto caratterizzato da bellezza e natura selvaggia, Silvia Mele e Giorgio Partesana, hanno dato vita a Muschioliva, una piccola azienda agricola in cui coltivano frutti e ortaggi, raccolgono erbe e bacche selvatiche – nel pieno rispetto della stagionalità e rigorosamente senza l’utilizzo dei prodotti di sintesi – e producono olio. Ma l’ambizione dei due sarzanesi adottivi è sin da subito stata quella di trasformare quello che loro definiscono "un piccolo angolo di paradiso" in un vero e proprio centro rurale culturale in cui non solo poter produrre cibo, ma offrire ospitalità, organizzare eventi artistici, culturali e attività olistiche.

Così ha preso il via il progetto Muschio, intrinsecamente legato al luogo in cui trova spazio. Un progetto che vuole generare riflessioni sul rapporto tra cultura e natura e un luogo, sui colli di Sarzana, dove ritrovarsi per tradurre in azioni queste idee producendo cibo sano e organizzando eventi culturali. "Nel 2020 abbiamo deciso di comprare qui una casa con un terreno e abbiamo iniziato a sistemarlo – ci ha spiegato Silvia Mele –. Siamo sin da subito rimasti affascinati dalla straordinaria bellezza del contesto naturale che ci circonda e abbiamo deciso di provare a trasformare questa nuova esperienza di vita in qualcosa di più e in parte diverso dal nostro back ground". Silvia proviene dal campo del sociale, mentre Giorgio da quello delle arti visive. A Sarzana hanno deciso di mettere insieme le loro abilità e concentrarsi sul mondo della natura, della sostenibilità e dell’accoglienza.

Proprio per questo entro la fine del mese Silvia e Giorgio attiveranno una campagna di crowd-funding per realizzare una cupola geodetica – una forma architettonica composta da vari triangoli e da assi autoportanti – polifunzionale. La cupola geodetica potrà fungere da serra per la coltivazione delle piante, da spazio in cui svolgere incontri, conferenze, attività olistiche e laboratori, ma anche come una sorta di camera a cielo aperto in cui poter dormire in mezzo alla natura dato che sarà a tutti gli effetti una sfera trasparente. "Ci piacerebbe molto integrare la nostra attività di questa forma di ospitalità – hanno concluso –. Abbiamo già un bed&breakfast che ha sede nel casolare che abbiamo messo a posto negli anni scorsi, ma poter offrire questo tipo di esperienza, così immersiva e suggestiva, in mezzo alla natura ai nostri ospiti ci riempirebbe davvero il cuore di gioia".