
Le controdeduzioni alle osservazioni presentate dal Pd che ha contestato anche il numero di chioschi possibili
Il Pua, progetto di utilizzazione delle aree demaniali marittime (ex Pud) torna domani in consiglio comunale (seduta dalle 17.15) per il voto sulle controdeduzioni alle osservazioni presentate nel periodo di pubblicazione. Sarà poi inviato alla giunta regionale per la definitiva approvazione. Scontata l’approvazione delle controdeduzioni proposte dalla giunta, con cui, nondimeno, vengono accolte alcune osservazioni. Il quadro, dunque, è in parte cambiato rispetto al progetto adottato dal consiglio comunale, sempre a maggioranza, il 20 dicembre. A presentare osservazioni era stato anche il Partito democratico, che resta critico in particolare sul numero di chioschi e sulla spiaggia che da libera diventa riservata all’uso di una struttura ricettiva.
Da spiaggia da libera
a spiaggia libera attrezzata
Il Pd aveva puntato i fari sugli oltre 300 metri di attuale spiaggia libera dal Bagno Sport & Natura al bagno Roma. Il Pua di dicembre prevedeva la trasformazione in quattro spiagge libere attrezzate, da affidare in concessione: in ciascuna un chiosco, metà concessione attrezzata tipo stabilimento balneare, l’altra metà a uso libero, col vantaggio, per il Comune, che il concessionario dovrà garantire servizie pulizia in entrambi i tratti. Il Pd, comprendendo le esigenze di pulizia e sicurezza della spiaggia libera, aveva proposto di ridurre a due le libere attrezzate, in particolare per ridurre il numero di chioschi (ciascuno un’ottantina di metri quadrati) che avrebbero alterato il paesaggio. Nel Pua che andrà domani in consiglio le libere attrezzate risultano ridotte da quattro a tre. Va aggiunto che l’osservazione del Pd sottolineava che posizionare 4 chioschi avrebbe vanificato quanto stabilito dalla Regione che, in sede di esame del Piano spiagge, aveva cancellato due delle sei strutture commerciali di 180 metri quadrati (per negozi e ristoranti) previste dal consiglio comunale, con l’adozione del Piano, subito a monte della spiaggia libera, sul tratto di spiaggia di proprietà di Marinella spa. La Regione aveva cancellato due strutture perché in contrasto con il piano paesaggistico: la seguenza di sei strutture avrebbe impedito la visione del mare dalla Litoranea.
I chioschi ulteriori
Il Pua prevede che sulla spiaggia libera si possano realizzare chioschi (oltre a quelli previsti per le libere attrezzate) per somministrare alimenti e bevande. Il Pd si è opposto alla previsione ritenendola in contrasto con la normativa regionale che autorizza deroga solo in spiagge dove il piano paesaggistico lo consente e nelle spiagge decentrate.
La misura del fronte mare
Secondo il Pd, l’indicazione della misura del fronte mare di Marinella sarebbe cambiata a ogni bozza di Pua. Per questo ha chiesto di allegare al progetto le concessioni: consentirebbe una misura esatta di quanta spiaggia è usata per i bagni, quanta libera e quanta libera attrezzata. Richiesta non accolta.
L’arenile in inverno
Per la sistemazione invernale dell’arenile, dal 15 settembre al 1° giugno, possono permanere gli impianti, i manufatti e le opere di difficile rimozione. Ma il Pua – ha osservato il Pd – prevede che possano permanere anche le opere che siano facilmente rimovibili, purchè in condizioni di decoro e sicurezza, criterio ritenuto vago. In pratica – dice il Pd – non verrebbe smontato nulla "in evidente contrasto con la normativa regionale secondo cui “il Pua deve garantire le regole di sistemazione invernale degli arenili comprensivi delle modalità e tempistiche di smontaggio delle opere che devono essere rimosse al fine di garantire una sistemazione ordinata e decorosa degli arenili e la fruibilità in sicurezza degli stessi”".
La spiaggia libera
asservita all’hotel
Il Pua trasforma la spiaggia libera davanti alla ex colonia Olivetti in spiaggia asservita a strutture ricettive (non si cita il costruendo resort, ci dovrà essere un bando). Nella versione di dicembre, il tratto asservito era di 100 metri, in quella che va in consiglio domani è ridotto a 70 ma in ogni caso, secondo il Pd, questo è "in chiaro contratto con l’articolo 34 della legge regionale 1/2024 che non consente il mutamento di destinazione d’uso da spiaggia libera o da spiaggia libera attrezzata a spiaggia ricettiva". La giunta ha rigettato l’osservazione sostenendo che, essendo fino ad oggi mancato un Pu,a non sia possibile dire quali siano le spiagge libere e quali quelle destinate a uso ricettivo. Secondo il Pd, la spiaggia asservita rappresenta l’ennesima agevolazione per il futuro hotel nell’ex colonia, dopo il parco di tre ettari che il Prg vorrebbe a uso pubblico e lo scomputo degli oneri per opere di urbanizzazione (parcheggi, passaggio pedonale verso il mare, illuminazione e regimazione delle acque bianche) per le quali non è stata stabilita la data entro cui il privato deve realizzarle, vanificando la possibilità del Comune di accedre, se necessario, alla fidejussione.